Il Peer to Peer lending (abbreviato in P2P) o anche Social Lending è una forma di finanziamento innovativa, nata in Gran Bretagna nel 2005, decentralizzata e non regolata che permette ai risparmiatori di concedere denaro senza intermediari bancari, ma attraverso una piattaforma web che gestisce il capitale raccolto e lo concede ai prenditori in forma anonima. L’anonimato dei prenditori serve a schermare le informazioni delicate, dal punto di vista del business e del merito di credito, ma i prenditori di fondi devono dare adeguate garanzie sul prestito alla piattaforma web, fornire informazioni dettagliate sul progetto di business e, ovviamente, restituire il prestito.
Come funziona il P2P
Ecco come funziona tipicamente:
- Registrazione sulla Piattaforma: Chi prende in prestito e chi presta si registrano su una piattaforma P2P.
- Richieste di Prestito: Chi prende in prestito applica per un prestito fornendo dettagli sull’importo necessario, lo scopo e spesso informazioni finanziarie personali.
- Valutazione del Rischio: La piattaforma valuta la solvibilità del richiedente attraverso algoritmi e controlli di credito per determinare il livello di rischio.
- Inserimento e Selezione: Le richieste di prestito approvate vengono inserite sulla piattaforma per essere esaminate dai potenziali prestatori. I prestatori possono scegliere di finanziare interi prestiti o piccole quote di essi.
- Tasso di Interesse e Restituzione: Viene stabilito un tasso di interesse e un piano di restituzione. Una volta che il prestito è finanziato, il denaro viene erogato al richiedente e i pagamenti mensili vengono effettuati direttamente attraverso la piattaforma.
- Monitoraggio e Raccolta Pagamenti: La piattaforma monitora i pagamenti e gestisce la raccolta da parte dei prestatori. In caso di ritardi o mancati pagamenti, la piattaforma può intraprendere azioni di recupero.
Il prestito che viene concesso nelle piattaforme di P2P è di solito a tasso di interesse fisso, con rendimenti interessanti per chi investe in queste piattaforme; i rendimenti vanno dal 8% al 10% annuo, rendimento ben più alto dei titoli di Stato negli ultimi anni.
I prestiti possono essere di importi molto variabili, da poche migliaia di euro fino a milioni; le imprese innovative si rivolgono a queste piattaforme di finanziamento, anche per ottenere una differenziazione nelle fonti. Per gli investitori, le piattaforme di P2P sono un’alternativa, rispetto al mercato dei capitali tradizionali, come le obbligazioni o le azioni e non vi è l’intermediazione bancaria. Il taglio minimo dell’investimento è variabile, ma di solito molto basso, anche solo cento euro.
Il P2P lending insieme ad altri meccanismi digitali di finanziamento sono considerati utili per aumentare l’inclusione e l’educazione finanziaria.
P2P nella legislazione italiana
Il P2P lending rappresenta un meccanismo di sollecito di risparmio, anche se esercitato su piattaforma digitale e in modo decentralizzato; pertanto, le piattaforme di P2P lending per raccogliere denaro dai cittadini italiani, sia dalle persone fisiche che giuridiche, devono essere autorizzate come intermediari del credito o dei pagamenti dalla Banca d’Italia e dalla CONSOB, le due autorità competenti. La tassazione vigente è quella del credito; l’imposta è calcolata sul valore del prestito con un’aliquota agevolata dello 0,25%.
P2P differenze con il crowdfunding
Il Peer to Peer lending è un meccanismo di raccolta di fondi che si differenzia dal crowdfunding rispetto alle informazioni sul destinatario dei fondi raccolti; mentre infatti nel crowdfunding si conosce l’identità del debitore, le caratteristiche del progetto, il merito di credito (eventuale) e i rendimenti sono variabili, nel P2P lending, invece, i fondi raccolti sono destinati, potenzialmente, a diversi progetti di diverse imprese. In entrambi i sistemi gli importi minimi di fondi possono essere molto bassi.
P2P costi e benefici
Il P2P, insieme alle altre forme di finanziamento innovative, permettono una riduzione dei costi di intermediazione, soprattutto per i piccoli prestiti e un aumento della disponibilità di fondi, grazie al taglio minimo molto basso di accesso per i finanziatori.
I costi per i prenditori di fondi sono quelli di adesione alla piattaforma, oltre agli interessi che pagano sul prestito. I costi per gli investitori sono molto bassi. I benefici per gli investitori sono dati dalla disponibilità di capitale, senza dover fornire ai finanziatori informazioni delicate sul business che vogliono sviluppare e sul suo sviluppo. I benefici per i finanziatori sono dati dalla stabilità dei rendimenti, che non sono correlati con l’andamento dei mercati finanziari, azionari o obbligazionari.