Cosa significa Eurobond
La parola Eurobond nasce dalla fusione della parola Bond, titolo obbligazionario e di Euro cioè riferito all’area dell’euro. Gli EuroBond sono titoli obbligazionari accessibili ai risparmiatori, alle famiglie, alle imprese e agli intermediari finanziari e creditizi residenti in Europa e non.
I titoli obbligazionari emessi dall’Unione Europea garantiscono un rendimento in linea con quello dei migliori paesi, in termini di rendimento rischio, dell’Unione Monetaria Europea come la Germania e la Francia.
I titoli obbligazionari emessi dall’Unione Europea rappresentano un strumento finanziario che sancisce l’esistenza di un patto di lungo periodo per il debito e la crescita del continente europeo; la creazione degli Eurobond non è soltanto una nuova sigla sui mercati finanziari, ma una svolta di politica economica globale a lungo attesa che volge verso la mutualizzazione del debito.
Eurobond: debito pubblico e politica
Dalla creazione dell’Unione Europea non si era mai arrivati a convogliare in modo costruttivo le distanti posizioni dei paesi europei rispetto alla condivisione del debito pubblico di nuova emissione. L’emissione di titoli obbligazionari comunitari nel 2021 apre la strada alla creazione dell’unione fiscale, che già esiste in altri grandi stati federali come gli Stati Uniti o l’Australia.
Dal lato della spesa pubblica con il piano Next Generation EU si è avviato un forte schema di investimenti comuni, per rendere l’Europa competitiva, forte e sostenibile. Dal lato delle entrate, l’imposta sui consumi, l’IVA, è già gestita a livello comunitario; la base imponibile, il presupposto dell’imposta e i soggetti passivi sono gli stessi in tutti i paesi dell’Unione, varia soltanto l’aliquota applicata da ciascun paese. Manca quindi solo la condivisione del debito per concludere lo schema complessivo di unione fiscale.
L’opposizione all’emissione di bond comuni europei è forte, in particolare, da parte dei paesi piccoli, con un basso livello di debito pubblico, che non vogliono caricarsi dell’extra debito dei grandi paesi, come la Grecia, l’Italia o la Spagna. Allo stesso tempo i paesi grandi, ma con poco debito pubblico, come la Germania hanno opposto qualche ostacolo alla creazione del debito comune. I paesi sovra indebitati, come la Grecia, l’Italia o il Belgio, hanno accesso ai fondi del piano NextGeneration EU, ma devono garantire che tali fondi creino infrastrutture e crescita, non siano usati per la spesa corrente; in questo modo l’extra debito emesso in loro contropartita, gli Eurobond, non alimentano le perplessità dei paesi critici. Dopo decenni di discussione nel 2021 la Commissione Europea ha collegato al piano di recovery post pandemico l’emissione di titoli obbligazionari, gli Eurobond.
Chi compra gli Eurobond?
Sono titoli obbligazionari a media e lunga scadenza attraenti per gli investitori a bassa tolleranza per il rischio, come i piccoli risparmiatori oppure i grandi investitori che hanno bisogno di tutele del capitale, come i fondi pensionistici e assicurativi. Sono invece poco attraenti per gli investitori che cercano alti rendimenti e forti rischi.
Quanto rendono gli Eurobond?
La concorrenza nel mercato del debito sovrano è forte e, per attirare gli investitori, gli Eurobond possono concedere uno spread rispetto ai Bund tedeschi o ai titoli italiani che nell’area dell’euro sono considerati gli emittenti migliori, in base al rischio. Nel giugno 2021 la Commissione Europea ha varato la prima emissione di Eurobond per €80 miliardi a 10 anni e ha garantito agli investitori uno spread di 32 punti base rispetto ai Bund tedeschi, con pari scadenza a 10 anni; questo è il bond European Union 0% 4/07/2031 (codice Isin EU000A3KSXE1), emesso ad un prezzo di 99,14 garantisce agli investitori un rendimento lordo annuo dello 0,086% (netto è 0,076% annuo).
ETF Eurobond
Grazie al forte spessore del mercato secondario dei titoli obbligazionari di stato, sono quotati anche degli indici sintetici di tali titoli; per investire in panieri di titoli di Stato i risparmiatori possono, quindi, acquistare quote degli Exchange Traded Fund (ETF) che investono sui bond. Vi sono ETF che replicano l’indice delle obbligazioni emesse dall’Unione Europea, gli EuroBond. Gli ETF hanno il vantaggio di essere quotati in borsa, costantemente monitorato dalle autorità nazionali e sovranazionali e, quindi, garantiscono gli investitori poco inclini al rischio. Gli ETF, inoltre, sono fondi il cui patrimonio è separato da quello del gestore, garantendo così un minore rischio d’investimento per il risparmiatore. Il rendimento è contenuto, così come i costi di acquisto e di gestione.