Speculazione finanziaria: significato e storia
La speculazione è quella speranza di guadagno che deriva dalla compravendita di attività e passività, titoli, beni o valute.
Nell’attività di speculazione è fondamentale avere una aspettativa di variazione del prezzo delle attività e passività, da cui trarre profitto. Lo speculatore acquisterà titoli che crede aumentino di prezzo nel futuro, venderà titoli che crede che in futuro avranno un valore più basso. L’orizzonte temporale dello speculatore può essere brevissimo. Per capire meglio cos’è la speculazione finanziaria bisogna andare indietro nel tempo:
Cos’è la speculazione? e perchè spesso viene considerata negativa?
La speculazione è una attività di puro scambio, contrapposta alla creazione di valore e per questo ha una connotazione spregiativa della lingua italiana. Tale connotazione viene dalla filosofia, da Aristotele a Kant o Hegel, dove la speculazione è contrapposta alla pratica produttiva di risultati concreti, di crescita.
Non si deve confondere la speculazione, che è una attività naturale degli investitori, con la truffa.
La speculazione era, fino al tardo Medioevo, una attività svolta principalmente dalle popolazioni ebraiche, che non dovevano rispettare i divieti, indicati dalla Chiesa cattolica romana, di intermediazione creditizia e bancaria. L’archetipo classico dello speculatore è rappresentato da Shylok, che, nel Mercante di Venezia di W. Shakespeare, svolge attività di commercio e di prestito a tasso di usura, cioè quel tasso che remunera dal fatto che le monete d’oro e d’argento si usurano nel tempo e perdono valore. Più di recente, Gordon Gekko, speculatore spietato di Wall Street che piega a suo favore i mercati e le persone, oppure i trader della serie televisiva Billions. Nella storia reale i grandi speculatori del XX secolo sono stati George Soros, considerato il responsabile della crisi della lira italiana e della sterlina inglese nel 1992 e Warren Buffet, detto l’oracolo di Omaha.
Speculazione finanziaria e investimento: differenze
Per aiutarci a capire meglio cos’è la speculazione finanziaria possiamo “contrapporla” al cosiddetto investimento.
- Quando si ha intenzione di “fare un affare” comprando qualcosa che si pensa in futuro possa aumentare di valore, parliamo di investimento.
- Al contrario, quando la convenienza dell’affare deriva dalla diminuzione del valore allora parliamo principalmente di speculazione.
Speculare in borsa: significato
Dalla nascita dei mercati regolati (borsa) per lo scambio di titoli finanziari è possibile per ogni investitore speculare, cioè guadagnare da variazioni dei prezzi dei titoli, senza curarsi del tipo di investimento e del controllo sull’impresa. La digitalizzazione degli scambi permette, inoltre, di ridurre moltissimo il costo delle transazioni permettendo così a investitori anche medio piccoli di accedere ai mercati finanziari. Lo sviluppo delle piattaforme di trading permette, inoltre, di realizzare operazioni della durata di pochi secondi per guadagnare da variazioni minime di prezzo. Scopri di più su come cos’è la borsa valori e come funziona.
Speculare sulle valute estere
Le valute straniere sono terreno d’elezione per gli speculatori; nessuna teoria economica riesce a predire il valore delle valute e le oscillazioni sono sempre elevate. L’acquisto e la vendita di valuta avviene oggi sulle piattaforme digitali, senza la consegna fisica delle valute. Le valute deboli, di paesi poco sviluppati possono essere attaccate dagli speculatori, che credono nella loro perdita di valore e la Banca Centrale deve decidere se difendere il valore esterno della propria moneta oppure no. Nel recente passato, molti paesi si sono trovati nel mezzo di una tempesta simile, come la Tailandia nel 1997, la Turchia nel 2018.
Speculare sulle materie prime
Le materie prime sono scambiate sui mercati finanziari da oltre tre secoli e sono quindi terreno fertile per gli speculatori, che scommettono su variazioni dei prezzi, causate da riduzioni o aumenti della quantità offerta oppure da restrizioni commerciali, come gli embargo. L’acquisto e la vendita di materie prime avviene oggi sulle piattaforme digitali, senza la consegna fisica dei beni e questo favorisce la speculazione finanziaria.
Speculare con i contratti derivati
I primi derivati nascono per lo scambio di promesse di acquisto e vendita delle derrate agricole nel mercato americano e nord europeo nel 1800. I contratti finanziari derivati, come gli swap, i future, i forward e le opzioni, sono strumenti utilizzati per gestire i rischi finanziari di altre attività finanziarie, come i titoli, le materie prime e i cambi. I derivati sono lo strumento preferito dagli speculatori per gestire la loro attività, poiché non vi è compravendita della sottostante attività, ma la sola scommessa sulla variazione dei prezzi e dei rendimenti.
Il guadagno dello speculatore finanziario
Lo speculatore finanziario e non solo ha un profitto che si determina dalla variazione tra i prezzi di acquisto e di vendita, al netto delle commissioni disintermediazione. E’ un’attività time consuming che presuppone una buone educazione e informazione finanziaria, oltre che nervi saldi. I grandi speculatori finanziari hanno, infatti, guadagnato molto nei periodi di forte stress di mercato.
Bolla speculativa: significato e crisi dei mercati
Quando i prezzi delle attività e delle passività finanziarie cresce fuori misura, fino a non riflettere più i fondamentali economici, come i profitti o gli utili, si parla di bolla speculativa. La bolla speculativa è alimentata dall’eccessiva presenza di investitori disinteressati alle imprese e al loro valore intrinseco ed è considerata un problema dalle autorità monetaria e di controllo, poiché quando scoppia determina un repentino ribasso dei corsi azionari (e degli altri prezzi collegati), senza che gli investitori più deboli possano difendersi e salvare il loro capitale.