Definizione Spread: è la differenza tra i rendimenti di due titoli simili emessi da soggetti diversi, esempio due Stati.
Cos’è lo spread: significato e come si misura
Lo spread è la misura della differenza tra i rendimenti di due titoli dalle caratteristiche finanziarie simili, come la scadenza, il tipo di tasso e il valore nominale, emessi da soggetti diversi, esempio due Stati o due imprese.
Lo spread è un indicatore indiretto di rischio percepito dal mercato e di liquidità.
Esempio spread
Prendiamo ad esempio un titolo del debito pubblico europeo a tasso d’interesse variabile con scadenza a 10 anni; questo viene venduto sul mercato e incorpora un rischio finanziario. La differenza di rendimento tra il titolo di un paese ad alto rischio e uno a basso rischio dà luogo a uno spread positivo, perché il rendimento riflette il rischio. I titoli emessi in un mercato molto liquido hanno rendimenti migliori e meno volatili.
Lo spread si misura in basis points cioè punti base; 100 punti base sono uguali a 1% di rendimento.
Facciamo un esempio. Se i Buoni del Tesoro Poliennali italiani a 10 anni hanno un rendimento del 5% e i titoli spagnoli hanno rendimento del 4,5% lo Spread = 5%-4,5% = 0,5% pari a 50 basis points (punti base).
Cosa fa salire o scendere lo spread
L’aumento dello spread indica che il rischio di uno dei due emittenti è cambiato e questo si riflette nei rendimenti che il mercato chiede di avere per acquistare i suoi titoli. Lo spread aumenta se il rischio dell’emittente più sicuro dei due scende ancora, oppure se aumenta il rischio dell’emittente più rischioso dei due.
Il rendimento di un titolo sul mercato può salire per via di molte cause, interne ed esterne all’emittente e questo incide direttamente sullo spread.
Il rendimento può salire per via di un aumento del rischio dell’emittente o del rischio dell’intero mercato nel suo complesso, oppure come effetto della riduzione della liquidità disponibile ad esempio a seguito della restrizione di politica monetaria.
Il rendimento può scendere per via della diminuzione del rischio dell’emittente o del rischio del mercato, oppure grazie all’aumento della liquidità disponile a seguito di una politica monetaria espansiva (o ultra espansiva, come il Quantitative Easing).
Quanto può salire lo spread
Mentre lo spread può azzerarsi, se il rendimento e il rischio dei due emittenti è uguale, purtroppo non esiste un limite massimo all’ampiezza dello spread, quando i due emittenti hanno caratteristiche diverse.
In Europa, la Grecia dal 2010 ha vissuto una forte crisi di debito pubblico e lo spread con i titoli tedeschi ha superato i 2500 punti base; per comprare un titolo greco l’investitore voleva un rendimento del 25% superiore al tiolo tedesco di pari scadenza. La crisi greca è stata la peggiore nella recente storia europea e non è ancora conclusa.
Attualmente molti paesi nel mondo hanno un indebitamento crescente; tra questi gli Stati Uniti e il Giappone. Il rischio di questi due emittenti però garantisce loro di poter vendere titoli a tassi d’interesse non troppo alti, controllando lo spread.
Lo spread tra BTP e Bund (Italia – Germania)
I titoli obbligazionari danno un rendimento ai loro investitori e quelli emessi dai Governi sono disponibili per molte scadenze; i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) italiani sono emessi a tasso variabile e danno un rendimento che negli ultimi anni è stato molto più alto di quelli dei titoli di uguali caratteristiche emessi dalla Germania, i Bund. I mercati finanziari offrono una misura dell’aspettativa sull’andamento dei tassi e dello spread, con i contratti future.
La differenza tra BTP e Bund a 10 anni ha raggiunto il picco massimo di oltre 500 punti base durante la crisi dei debito sovrani, cioè i titoli di debito italiani a scadenza 10 anni emessi tra il 2011 e il 2012 rendevano più del 5% in più di quelli tedeschi.
Lo spread in Borsa
La differenza tra i prezzi in acquisto e in vendita di un titolo finanziario si chiama bid ask spread e non va confuso con lo spread tra i rendimenti. Il bid ask spread è, infatti, una quantità piccolissima, che tende a ridursi quando il titolo è molto scambiato e molto liquido.