Investing.com - Prosegue il recupero del Ftse Mib che a metà mattinata guadagna l’1%, tornando sopra quota 21 mila punti.
Non si ferma, dunque, l’ottimismo sui mercati dopo la “lettera belissima” ricevuta da Trump che ha spinto il Presidente degli Stati Uniti a dichiararsi fiducioso nel giorno in cui entrano i vigore i dazi verso i prodotti importati dalla Cina.
Oggi sono stati diffusi i dati sulla produzione industriale italiana, vista in calo dell’1,4% nel mese di marzo su base annuale, mentre l’Istat stima un indice destagionalizzato della produzione industriale in calo dello 0,9% rispetto a febbraio.
Calano anche le vendite al dettaglio del mese di marzo, segnando un -0,3% in valore e -0,2% in termini di volume.
Mentre lo spread resta intorno quota 270 punti, sostegno al settore bancario arriva dai dati diffusi dalla Banca d’Italia secondo la quale le sofferenze sono diminuite del 37,7 per cento su base annua (-32,4 per cento in febbraio), per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione.
Settore finanziario che a Piazza Affari resta sostenuto, con il FTSE Italia All Share Banks, in crescita dell’1,40%, performance superiore al principale indice di Milano.
Tra i titoli bancari spicca Unipol (MI:UNPI) Gruppo e UnipolSai (MI:US), entrambe con un balzo del 5%, sospinte dall’entusiamo per l’obiettivo fissato dal gruppo di due miliardi di utili in tre anni, e una distribuzione dei dividendi per 600 milioni.
Crescita superiore al 2% anche per Banca Mediolanum (MI:BMED), Mediobanca (MI:MDBI) (dopo i dati trimestrali di ieri) e Ubi Banca (MI:UBI), tallonate da Unicredit (MI:CRDI), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Banca Generali (MI:GASI) e Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI).
Recupera Bper Banca (MI:EMII), dopo un inizio difficile, mentre resta in calo di quasi l’1% Banca IFIS (MI:IF).
Proseguono la corsa Salvatore Ferragamo (MI:SFER), dopo il rialzo della raccomandazione a equalweight da parte di Morgan Stanley (NYSE:MS), e Moncler (MI:MONC), grazie al +14% dei ricavi cosolidati.