Investing.com - La banca centrale turca ha deciso di alzare i tassi d’interesse di 7,5 punti base. Il 24 agosto i tassi di riferimento sono stati portati dal 17,5% al 25%. È l’ennesimo tentativo da parte delle istituzioni turche di rinforzare una valuta che solo da inizio 2023 ha perso il 50% nei confronti del dollaro.
La mossa nell’immediato ha stimolato la risposta dei mercati, con l’accoppiata USD/TRY che ha perso il 5,7% scendendo a 25,78, ma già nelle ore successive il dollaro ha cominciato a recuperare con un +2% a 26,29. Mentre l’EUR/TRY ha guadagnato il 2,22% salendo a 28,50 dopo che il 24 agosto aveva perso il 7,3%. Resta da capire se la manovra porterà gli effetti sperati nel lungo termine, in un Paese che non riesce a risollevarsi dopo il tentato colpo di Stato del 2016.
Nel 2018, infatti, la Turchia dopo anni di crescita economica ha vissuto una grave crisi debitoria e monetaria che si ripercuote tutt’ora. Gli analisti considerano il presidente Recep Tayyip Erdoğan il principale responsabile dei problemi del Paese e puntano il dito contro la sua avversione all’innalzamento dei tassi d’interesse nonostante l’elevata inflazione. Di conseguenza, la sua rielezione a maggio 2023 non è stata accolta positivamente dai mercati, causando un altro crollo della valuta.
Inoltre, le riforme autoritarie degli ultimi anni hanno portato gli investitori stranieri a ritirare diversi miliardi di dollari dai mercati obbligazionari e azionari turchi.
Per invertire la rotta a giugno 2023 Erdogan ha messo a capo della banca centrale turca Hafize Gaye Erkan, ex banchiere di Goldman Sachs (NYSE:GS).
Dal momento del suo arrivo, Erkan ha più che triplicato il tasso d’interesse. Il rialzo deciso il 24 agosto 2023, infatti, rappresenta il terzo incremento imposto dalla nuova presidente nel giro di tre mesi, dopo quelli di giugno, quando aveva esordito portato i tassi dall'8,5% fino al 15%, e di luglio. Tuttavia, i due precedenti aumenti non avevano soddisfatto le aspettative degli economisti ed erano risultati inefficaci nel sostenere la lira turca.
Intanto, l'inflazione su base annua in Turchia ha toccato il 47,83% nel mese di luglio, segnando un aumento rispetto ai dati di giugno quando era al 38,21%. Un percorso al rialzo che non sembra arrestarsi, visto che il contesto economico ha recentemente spinto la banca centrale a rivedere le sue previsioni di inflazione per la fine del 2023 dal 22,3% al 58%.