ROMA (Reuters) - Gli stereotipi di genere sono duri a morire in Italia, nonostante un miglioramento dal 2018 ad oggi, rilevabile soprattutto tra le donne.
E' quanto emerge dai primi risultati di una rilevazione condotta dall'Istat su stereotipi di genere e immagine sociale della violenza.
Per circa un italiano su 5 gli uomini sono meno adatti ad occuparsi delle faccende domestiche, una donna è completa se ha figli, il successo sul lavoro è più importante per l'uomo, ed è compito delle madri seguire i figli.
Riguardo alla violenza sessuale, quasi il 40% degli uomini contro il 30% circa delle donne ritiene che una donna sia in grado di sottrarvisi se davvero lo vuole.
Permane poi lo stereotipo per cui il modo di vestire della vittima può provocare la violenza (19,7% degli uomini contro 14,6% delle donne).
All'interno della coppia la violenza fisica è meno accettata rispetto al passato, ma è ancora tollerata in alcuni casi.
Il 16% circa dei giovani di 18-29 anni ritiene accettabile che gli uomini controllino il cellulare o l'attività sui social della compagna.
Oggi il Senato esamina il ddl per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, già approvato alla Camera, e il governo presenta una serie di iniziative sul tema rivolte al mondo della scuola.
Nei giorni scorsi l'uccisione della 22enne Giulia Cecchettin e l'arresto dell'ex fidanzato hanno riacceso i riflettori sul tema della violenza contro le donne.
Sono oltre 100 le donne uccise quest'anno in Italia, circa metà delle quali per mano del partner e dell'ex.
(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)