FRANCOFORTE (Reuters) - La crescita delle retribuzioni contrattuali della zona euro è rallentata nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, confermando le aspettative del mercato secondo cui la crescita dei salari ha raggiunto il picco, pur rimanendo ben al di sopra di un livello coerente con un'inflazione del 2%.
La Bce, che ha diffuso il dato, ha individuato nei salari la variabile più importante per determinare se può iniziare a tagliare i tassi d'interesse e a prendere tempo nella lotta contro l'alta inflazione.
La crescita dei salari negoziati è rallentata al 4,46% nel quarto trimestre dello scorso anno rispetto al 4,69% del trimestre precedente, quando aveva raggiunto il valore più alto dall'inizio della serie di dati nel 2005.
La Bce sta seguendo attentamente questo dato e ha detto che i risultati previsti tra tre mesi, che conterranno i cruciali contratti collettivi del 2024, saranno un indicatore chiave per capire fino a che punto i tassi di interesse potranno scendere dai massimi storici.
Il capo economista della Banca centrale europea Philip Lane ha affermato da tempo che una crescita dei salari intorno al 3% sarebbe coerente con un obiettivo di inflazione del 2%, ma è probabile che quest'anno i salari aumentino più rapidamente, poiché i lavoratori stanno ancora recuperando i redditi persi a causa dell'inflazione.
Poiché la crescita dei prezzi al consumo è ora inferiore al 3%, una crescita salariale superiore al 4%, come previsto dalla Bce, indica una ripresa dei redditi reali.
"Si tratta solo di una piccola flessione, ma ampiamente in linea con le aspettative che la crescita salariale negoziata inizierà a scendere nel corso del 2024", ha detto l'economista di Ing Bert Colijn.
"Ci aspettiamo di vedere un calo più significativo della crescita dei salari nominali prima dell'estate", ha aggiunto Colijn.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)