Henry Nelville CFA, Portfolio Manager di Solutions di Man Group, ha analizzato l’andamento di azioni, bond e materie prime negli ultimi 100 anni in relazione alle elezioni americane
Il 2024 è stato definito “l’anno delle elezioni” perché oltre la metà della popolazione mondiale si recherà alle urne. L’appuntamento più importante è senza alcun dubbio quello delle elezioni americane, con Joe Biden e Donald Trump a caccia del secondo mandato. I sondaggi vedono i candidati molto vicini, anche se a sei mesi dal voto è ancora presto per fare pronostici.
AZIONI MEGLIO CON I DEMOCRATICI
Ovviamente anche gli investitori seguono con attenzione l’andamento del voto americano. Ma è giusto considerare questo evento come un punto di svolta per i mercati finanziari? Henry Nelville CFA, Portfolio Manager di Solutions di Man Group, ha provato a rispondere a questa domanda illustrando i possibili scenari per azioni, bond e materie prime. Per farlo ha gettato uno sguardo sugli ultimi 100 anni, analizzando i rendimenti in base al partito che ha guidato la Casa Bianca. La prima indicazione scaturita da questa analisi è che i mercati azionari statunitensi hanno fatto meglio sotto i Democratici e quelli obbligazionari sotto i Repubblicani. “La percezione è che il partito repubblicano sia costituito da “falchi” fiscali, con l’obiettivo di pareggiare il bilancio e che sui democratici si possa fare affidamento quando si tratta di spendere ingenti somme di denaro”, spiega l’esperto di Man Group...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge