KIEV - La Banca Nazionale Ucraina (NBU) ha partecipato attivamente al mercato valutario, vendendo una quantità significativa di valuta estera nel tentativo di gestire il tasso di cambio e la politica monetaria del Paese. Secondo recenti rapporti, tra il 27 novembre e il 1° dicembre la NBU ha venduto circa 739,5 milioni di dollari.
Quest'ultimo intervento fa parte di una strategia più ampia che ha visto la NBU vendere un totale di 25,548 miliardi di dollari fino ad ora nel 2023, mentre ha acquistato solo 214,66 milioni di dollari. Queste azioni rappresentano un netto cambiamento rispetto alle transazioni dell'anno precedente, in cui la banca aveva venduto 26,38 miliardi di dollari e acquistato un importo notevolmente superiore, pari a 3,27 miliardi di dollari.
Il passaggio a un ruolo più attivo nel mercato valutario fa seguito a un cambiamento di politica avvenuto all'inizio dell'anno, quando sotto la guida del governatore Andriy Pyshhnyy, la NBU è passata a un regime di tassi di cambio a flessibilità gestita. Questo passaggio è avvenuto dopo un periodo di mantenimento di un tasso di cambio fisso che è durato fino al 3 ottobre 2023.
Gli interventi della NBU mirano a stabilizzare la grivna, la valuta nazionale ucraina, in mezzo a varie sfide economiche. Vendendo valuta estera, la banca centrale può influenzare il tasso di cambio per contribuire a controllare l'inflazione e sostenere la stabilità economica complessiva.
Il regime di flessibilità gestita consente una certa fluttuazione del tasso di cambio, guidata dalle forze di mercato, ma permette comunque alla banca centrale di intervenire quando lo ritiene necessario per evitare un'eccessiva volatilità che potrebbe danneggiare l'economia ucraina. Questo approccio rappresenta un equilibrio tra il tasso di cambio fisso rigido e un sistema valutario completamente libero di fluttuare.
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