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Risparmio: a novembre tornano di moda i fondi e diminuiscono investimenti in btp

Pubblicato 03.01.2024, 16:18
© Reuters.

Investing.com – A novembre diminuiscono gli investimenti in titoli di Stato, con un deflusso netto di risorse per 982 milioni, mentre avanzano i prodotti del risparmio gestito. È quanto emerge dall’ultimo report mensile di Assoreti che delinea un’inversione di tendenza rispetto al trend dell’ultimo periodo, caratterizzato dal boom dei btp da un parte e dalle difficoltà dei consulenti finanziari dall’altra.

Nel complesso, spiega Assoreti “a novembre le reti di consulenza realizzano volumi di raccolta netta per 2,5 miliardi di euro”, un dato in diminuzione del 13% rispetto ai risultati di ottobre, ma che può essere comunque visto in maniera positiva dai professionisti di settore.

Infatti, andando ad analizzare i dati più a fondo, emerge come il bilancio sui prodotti del risparmio gestito torni in positivo, con la realizzazione di investimenti netti per 600 milioni di euro su tutte le macro-famiglie di prodotto.

Le risorse nette destinate agli strumenti finanziari amministrati, pari a 800 milioni di euro, invece, registrano una decisa riduzione come conseguenza di un maggiore volume delle movimentazioni in uscita dai bond pubblici.

La raccolta netta su conti correnti e depositi è dunque positiva per 1,1 miliardi di euro e il bilancio da inizio 2023 sale a 38,1 miliardi di euro, in flessione nel confronto con l’anno precedente (-3,7%).

“Il risultato delle reti a novembre conferma l’attenzione del sistema di consulenza segnando un ritorno ai prodotti del risparmio gestito. La contrazione degli investimenti in titoli di Stato rappresenta, d’altro canto, un’attesa di inversione di tendenza”, commenta Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti

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Risparmio gestito

La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi netti positivi per 283 milioni di euro. Le scelte di investimento privilegiano i fondi obbligazionari (313 milioni) e quelli flessibili (123 milioni) mentre sui fondi bilanciati si continua ad osservare la prevalenza dei riscatti (-357 milioni).

Le risorse nette destinate alle gestioni patrimoniali individuali ammontano a 122 milioni; gli investimenti netti realizzati sulle Gpm (160 milioni) compensano ampiamente i deflussi complessivi dalle gestioni patrimoniali in fondi (-38 milioni).

Il comparto assicurativo segna un saldo positivo per 76 milioni; il bilancio è positivo per i prodotti vita tradizionali (87 milioni) e per le polizze multiramo (119) mentre si riscontrano ancora deflussi netti dalle unit linked (-130 milioni). La raccolta netta sui prodotti previdenziali è positiva per 119 milioni.

Nel mese di novembre, quindi, il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è nuovamente positivo e pari a 275 milioni di euro, a fronte di deflussi complessivi per l’intero sistema fondi quantificabili in 2,3 miliardi di euro.

L’apporto delle Reti da inizio anno sale quindi a 2,1 miliardi rispetto ad un dato dell’industria fondi negativo per 19,4 miliardi.

Risparmio amministrato

Nell’ambito degli strumenti finanziari amministrati si osserva la prevalenza delle uscite dai titoli di Stato, tra vendite e scadenze, con un deflusso netto di risorse per 982 milioni.

Il saldo negativo dei bond pubblici è compensato dalle risorse nette investite in obbligazioni corporate (1,5 miliardi) che determinano quindi un bilancio complessivo, per l’insieme dei titoli di debito, pari a 499 milioni di euro. Flussi positivi anche per i certificate (275 milioni) e gli exchange traded product (155 milioni).

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La classifica delle reti

Fideuram è in prima posizione nella classifica della raccolta mensile con 1,2 miliardi, in lieve diminuzione rispetto a ottobre. Segue Allianz (ETR:ALVG) Bank FA con 376 milioni di euro, mentre al terzo posto c’è Banca Generali (BIT:GASI) con 366 milioni.

E il gruppo Fideuram è primo per raccolta anche da inizio 2023 con 11,58 miliardi complessivi, contando gli 8,08 miliardi arrivati da Fideuram, i 3,76 miliardi da Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) Private Banking e la perdita di 268 milioni di Iw Sim. Secondo gradino del podio per Finecobank (BIT:FBK) con 6,17 miliardi. Terza Banca Mediolanum (BIT:BMED) con 5,24 miliardi. A seguire: Allianz Bank (5,20 miliardi), Banca Generali (5,02 miliardi) e il gruppo Credem (1,93 miliardi). Infine, al di fuori di Assoreti, Azimut (BIT:AZMT) ha raccolto 466 milioni a novembre che fanno salire il totale 2023 a 5,9 miliardi di euro.

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