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2 ETF per proteggersi contro un’inflazione potenzialmente elevata

Pubblicato 19.05.2021, 17:23
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I timori sull’inflazione sono saliti a Wall Street. Il rendimento dei decennali USA è all’1,64%, ed il rendimento dei bond è in salita. Un anno fa, il rendimento dei bond di riferimento era intorno allo 0,7%.

10-year Treasuries Weekly

Gli investitori USA stanno prestando particolare attenzione all’indice sui prezzi al consumo, che misura il livello ufficiale di inflazione. Ad aprile, i prezzi sono schizzati del 4,2% su base annua, “l’aumento su 12 mesi maggiore dal balzo del 4,9% registrato nel periodo terminato nel settembre 2008”.

Anche i prezzi delle materie prime stanno salendo. Nelle ultime settimane, molte materie prime, come greggio Brent, granturco, rame, soia ed uranio, hanno registrato massimi storici o pluriennali.

Questi enormi movimenti dei prezzi delle materie prime ci dicono che la domanda globale è forte rispetto all’offerta. Intanto, dopo mesi di ritorni sottotono, anche oro e argento stanno andando verso l’alto. Il quadro complessivo che emerge in generale dalle materie prime implica che all’orizzonte potrebbe esserci un’inflazione più alta.

In un simile scenario, i mercati azionari solitamente diventano nervosi, con gli analisti che si chiedono se la Fed non possa cominciare ad alzare i tassi di interesse prima del previsto. Al momento, la Fed mantiene la sua posizione prudente, con un obiettivo di crescita annua dell’inflazione pari al 2%. Ma gli investitori si chiedono quanto ancora potrà durare tutto questo.

Di recente abbiamo parlato di numerose classi di asset ed ETF che potrebbero essere adatti ai portafogli in un mondo inflazionario (qui, qui e qui). Oggi, presenteremo altri due fondi che potrebbero essere interessanti per molti lettori.

1. Global X Silver Miners ETF

Prezzo attuale: 48,20 dollari
Range su 52 settimane: 31,94 - 52,87 dollari
Rendimento dividendo: 1,82%
Percentuale di spesa: 0,65% all’anno

Il fondo Global X Silver Miners ETF (NYSE:SIL) investe su compagnie minerarie di argento. Il fondo ha cominciato gli scambi nell’aprile 2010 e gli asset netti ammontano a 1,37 miliardi di dollari.

SIL Weekly

SIL, che replica l’indice Solactive Global Silver Miners Total Return, ha 41 possedimenti. Quasi il 58% delle società minerarie si trova in Canada, seguite da Russia (12,1%), USA (10,5%) e Corea del Sud (6,4%).

Le tre principali compagnie dell’ETF sono Wheaton Precious Metals (NYSE:WPM), Polymetal International (OTC:POYYF) e Pan American Silver (NASDAQ:PAAS), che ne rappresentano circa il 45%. Di recente abbiamo parlato nel dettaglio di Polymetal International.

I mercati solitamente trattano i metalli preziosi come oro e argento come rifugi dall’inflazione. Il SIL può essere considerato un investimento a leva sul prezzo dell’argento. Man mano che il prezzo del metallo sale, i margini dei minatori generalmente migliorano ed i profitti aumentano.

Di conseguenza, i titoli minerari tendono a superare l’azione di prezzo del metallo, sia al rialzo che al ribasso. E lo stesso vale per le società minerarie di oro. In altre parole, i titoli minerari possono invertire la rotta all’improvviso.

Finora, quest’anno, SIL è balzato di circa il 4%. Tuttavia, dobbiamo notare che da fine marzo il fondo ha visto ritorni di oltre il 25%. Punteremmo a comprare il fondo sul calo.

2. IQ Real Return ETF

Prezzo attuale: 27,31 dollari
Range su 52 settimane: 26,78 - 27,85 dollari
Rendimento dividendo: 0,98%
Percentuale di spesa: 0,42% all’anno

Il fondo IQ Real Return ETF (NYSE:CPI) punta a fornire agli investitori un ritorno reale, o un ritorno superiore al tasso di inflazione, misurato dall’indice sui prezzi al consumo. Il fondo ha cominciato gli scambi nell’ottobre 2009 ed ha 53,2 milioni di dollari di asset netti.

CPI Weekly

CPI, che replica l’indice IQ Real Return Index, ha 15 possedimenti e sono tutti dei fondi. I primi dieci nomi rappresentano circa il 95,5% del fondo.

La quota maggiore (24,9%) appartiene al fondo IQ Ultra Short Duration ETF (NYSE:ULTR), che investe su bond societari, titoli garantiti da attività e mutui, e commercial paper. Sull’anno in corso, ULTR registra +0,11% circa.

Lo seguono:

  • iShares Short Treasury Bond ETF (NASDAQ:SHV): giù dello 0,01% sull’anno in corso; con un peso del 23,2%;
  • SPDR® Bloomberg Barclays 1-3 Month T-Bill ETF (NYSE:BIL): giù dello 0,04% sull’anno in corso; con un peso del 18,9%;
  • Invesco CurrencyShares® Japanese Yen Trust (NYSE:FXY): giù del 5,4% sull’anno in corso, con un peso del 18,9%; ne abbiamo di recente parlato qui.

Finora nel 2021, il fondo IQ Real Return ETF segna +0,03% (è invariato). A questo punto, come rifugio dall’inflazione, preferiamo SIL a CPI, che potrebbe essere comunque appropriato per parcheggiare temporaneamente il capitale.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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