Chi non ha sentito parlare di asset quality review in questi giorni? Con le nuove norme sulla supervisione unica, la BCE intensificherà gli stress test sui principali istituti di credito della zona euro portandoli ad una frequenza annuale e la tornata del 2014 si concluderà con la pubblicazione dei risultati domenica 26 a mercati chiusi. È fuori discussione che le speculazioni hanno portato ad un aumento della volatilità sui mercati e sui titoli interessati: volatilità che abbiamo potuto osservare da vicino in questi giorni. Si sono succedute in questi giorni indiscrezioni e analisi da parte di gruppi bancari e società di ricerca nel tentativo di dare un’anticipazione affidabile delle rilevazioni della BCE: ma come hanno più volte sottolineato i funzionari di Francoforte, i risultati ufficiali saranno disponibili solo domenica.
Il tutto a margine di dati europei usciti ieri migliori delle attese, con in testa il comparto manifatturiero in Germania. Buone notizie dalla locomotiva d’Europa e dall’eurozona che, secondo gli analisti, avrebbe scampato il pericolo di un’altra recessione.
Market Movers
Alle 8:00 il dato tedesco GFK sulla friducia dei consumatori atteso a 8.0 rispetto al precedente a 8.3. Alle 10:30 nel Regno Unito il dato sul PIL atteso a 3.0% rispetto al dato precedente a 3.2% per la rilevazione annualizzata, mentr il dato trimestrale dovrebbe mostrare un rallentamento a 0.7% dal 0.9% scorso.
Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato sulle vendite di nuove case atteso a 470 mila unità, in flessione rispetto al precedente a 504 mila unità, per una variazione mensile attesa in flessione a -5.8% dal 18.0% della lettura precedente.
EURUSD
La moneta unica si mantiene in territorio laterale nel rapporto con il biglietto verde in un intervallo compreso tra 1.26 e 1.27. Oscillazioni piuttosto ampie che tengono in considerazione i dati europei positivi della mattina e quelli americani del pomeriggio e che confermano il trend laterale al di sotto del margine superiore dell’area verde di floor (grafico). Le dichiarazioni trapelate dai funzionari della FED gettano confusione sull’esito del FOMC del prossimo 29 Ottobre il cui esito rimane quantomai incerto. Se infatti è chiara la strada tracciata sul medio periodo, rimane ancora controverso ciò che la FED ha realmente intenzione di fare alla luce dello sviluppo dei dati macroeconomici e dell’inflazione, dati che hanno spostato in basso il fair del dollaro che gli analisti vedono nel livello a 1.29 che non rappresenta un target immediato in quanto la divergenza in termini di politica monetaria tra BCE e FED è ancora molto marcata.
GBPUSD
Vivere a Londra, il centro economico e finanziario del Regno Unito, insegna come l’Inghilterra del sud possa portare il concetto di stagionalità ad un livello “estremo”. I brutti dati sulle vendite al dettaglio usciti ieri mattina ne sono una dimostrazione trainate al ribasso dal comparto abbigliamento, trascurato oltre misura anche a causa del clima mite che ha investito Londra. I dati brutti, ma non disastrosi, non sono comunque riusciti a proiettare sotto 1.60 il cable, che di converso è rimbalzato fino a 1.6050 sui dati americani sul comparto immobiliare.
USDJPY
Ritorna ad indebolirsi lo yen giapponese sull’onda della buona performance dell’azionario in Sol Levante con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che recupera terreno e accelera di 1.01% nella seduta di contrattazioni asiatica riportando il cambio contro dollaro sopra 108.0 e scavalcando completamente il canale ribassista di medio periodo (grafico). La settimana sembra potersi chiudere in recupero per USDJPY che guadagna una figura dall’apertura di domenica a 107.0 anche in previsione dei dati americani del pomeriggio sulle vendite di nuove case che potrebbero sigillare oltre 108.0 la settimana di contrattazioni a cavallo del Pacifico.