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Analisi tecnica e quadro macro alla chiusura del 18 Gennaio

Pubblicato 21.01.2013, 07:59
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Settimana di consolidamento quella appena trascorsa con conferma della struttura megafonica disegnata dal FIB nel periodo Ottobre 2012/Gennaio 2013.

Ci troviamo a lambire e aggiornare la parte superiore del megafono (61,8% delle proiezioni di Fibonacci ago/nov 2012) con rottura della zona di doppio massimo posta a 16800 punti (zona di supporto fortissima) sulla quale riposizionare acquisti in caso di ritracciamento del mercato.

Permane negli oscillatori la situazione di ipercomprato (Rsi a 71 per es.), sia pure con qualche attenuazione che riporta in zona neutra il Money Flow Index (65,9) e lo Stocastico (59,8) e fa rialzare la testa alla banda inferiore di Bollinger che sale a stringere il grafico aumentando la compressione tra le bande e preparando il terreno ad una forse prossima esplosione di volatilità.

La forza dei venditori è leggermente aumentata (7,14) mentre i compratori sono sempre ben saldi sui massimi, cosa questa che non desta preoccupazioni agli operatori.

La compressione di volatilità è ben evidente anche sul VIX che si trova su livelli bassissimi e potrebbe incominciare però, già dalla prossima ottava, a muoversi al rialzo se accompagnato dai cross.

Questi ultimi, infatti, si presentano così: AUD/USD debole chiude la settimana a 1,0505 e può proseguire fino a 1,0480 dove incontra il primo supporto; USD/CAD si ferma a 0,9946 perfettamente sulla EMA200 e, in caso di rottura, troverebbe 1,0056 come resistenza; USD/JPY sopra 90 è in ipercomprato pazzesco e potrebbe ritracciare fino a 88 (zona di supporto fortissima già testata due volte); EUR/USD è stato fermato anch'esso dalla EMA200 a 1,3363 in quanto resistenza fortissima che, se violata, aprirebbe la strada a 1,3485 prima e 1,3790 (meno probabile) poi; GBP/USD ha rotto la EMA200 al ribasso e, se non rimbalza subito a costruire un "errore del mercato", ha come supporto il doppio minimo a 1,5840 rotto il quale si apre l'area degli 1,5500/1,5600 che rappresenta un'altro forte supporto; EUR/CHF ha abbandonato l'area di intervento della Banca Centrale Svizzera (1,20) ed è salito di cinque figure entrando in ipercomprato anch'esso.

Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio si è portato sul 23,6% di Fibonacci a testare la resistenza posta a 95/95,5 forte anche delle tensioni geopolitiche. Ritengo possibile anche ulteriori allunghi verso area 100 USD/b se le cose dovessero peggiorare. Il natural gas rimbalza dal supporto posto a 3,10 (EMA200) e si riproietta verso area 3,50.

Anche il gas potrebbe seguire il petrolio e ritornare a 4 USD.

Le borse, in buona sostanza, cercano conferme del quadro di ripresa che hanno anticipato in questo primo mese del 2013 e l'obbligazionario pure, ma la situazione internazionale è fragile e quindi consiglierei di tenere sempre un occhio vigile sul BUND (143,25) che potrebbe ritestare per la quarta/quinta volta la trendline rialzista che lo sta sorreggendo dal 17/9/2012 e che confermerebbe la tenuta e l'allungo delle borse europee.

In caso contrario lo storno è possibile con un ri-test delle principali aree supportive prima definite.

Sante Leone
Trader indipendente


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