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Banco BPM: un long tra supporti e Draghi

Pubblicato 24.07.2019, 19:53
PMII
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Il titolo Banco BPM (MI:PMII) dallo scorso autunno mostra un andamento sostanzialmente laterale che lo ha portato ad oscillare all'interno di un range di prezzi che si sta via via restringendo.

I volumi non supportano l'idea di un triangolo mostrandosi costanti e non in calo.Oltre tutto la figura si è molto ristretta per cui presenta, da manuale, scarsa importanza quanto a potenziale. Ora i prezzi stanno testando la parte bassa del range.

In due occasioni abbiamo assistito a false rotture sia al rialzo che al ribasso. In effetti i tentativi sono avvenuti con scarsa convinzione (leggasi volumi) maggiore invece quando c'era da rientrare nei ranghi come sottolineato nel grafico.

Ora i prezzi hanno abbozzato un pull back intraday sul livello 1,73. Notare come questo livello abbia una valenza multipla essendo il livello 61,8 di Fibonacci, luogo della trend line che sostiene i minimi crescenti di medio periodo, luogo della trend line crescente di breve periodo e supporto statico di breve.

Il titolo sarà oggi chiaramente influenzato dalla decisione sui tassi da parte della BCE.

Sui tassi la forward guidance di Draghi e del suo direttivo è chiara per cui la comunicazione ai mercati è lineare. I mercati si aspettano innanzitutto che i tassi non saliranno per ora il che sembra banale ma non lo è. Potere contare su solo due dei possibili scenari (gli altri sono: tassi fermi o in calo) omogenei tra l'altro non è da poco.

Le banche sanno già che non possono contare sulla attuale struttura dei tassi per sostenere il loro margine di interesse (concettualmente la differenza positiva tra ricavi da prestiti meno costi della raccolta) troppo svantaggiosa evidentemente.

Al di la della decisione sui tassi, per i quali il mercato se li aspetta fermi, quello invece cui occorre prestare attenzione è soprattutto alle dichiarazioni della BCE circa ipotetici meccanismi che smorzino questo nefasto effetto. Ad esempio introducendo, come accennato da fonti della stessa BCE, un meccanismo di sterilizzazione del tasso di interesse (oggi negativo e pari a -0,4%) sui depositi (liquidità in eccesso) che le banche effettuano giornalmente presso la BCE.

La logica è che le banche dissuase dal costo del deposito scelgano magari altre forme di impiego della liquidità, magari finanziando l'economia reale ma, si sa, è inutile mettere il muso dell'asino nell'acqua perchè se questo ha deciso che non vuole bere non lo farà.

Dunque saranno, come al solito, più le considerazioni a corredo del Governatore cui prestare attenzione.

Ma per quanto riguarda l'operatività aspettare le dichiarazioni suddette potrebbe rivelarsi costoso in termini di opportunità. Una cosa mi aspetto da Draghi: non potrebbe avere, soprattutto in questo momento, un atteggiamento ambiguo o punitivo nei confronti delle banche le quali hanno un ruolo strategico e molto importante per l'intera economia. Sono paragonabili al ruolo dell'olio lubrificante nel motore di un'auto: l'auto potrebbe essere bella e promettente quanto si vuole ma nulla sarebbe senza il liquido.

Allora un'ipotesi di operatività sul titolo in esame potrebbe essere quella di anticipare il marasma seguente alle parole di Draghi ed entrare long secondo lo schema del grafico. Questa volta prestando attenzione al money management (size dell'operazione) più che al risk management (rapporto reward/risk).

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