Forex News and Events
Nella settimana fino al 14 ottobre i contratti future netti lunghi non commerciali sull’oro sono aumentati di più di 20.000 unità. Chiaramente il rimbalzo dal supporto a 1.180 USD ha innescato questa correzione di breve termine. Inoltre, gli speculatori sembrano fare affidamento sul calo dei rendimenti USA e sull’incremento della domanda di oro fisico per accrescere le posizioni lunghe in oro nei loro portafogli.
L’estensione della debolezza dell’USD e il calo dei rendimenti USA dovrebbero continuare a favorire il trend rialzista di breve termine. La correlazione in essere a 40 giorni fra lo XAU e i rendimenti dei decennali USA supera il 50%, forte segnale di clima di avversione al rischio. I decennali USA non rendono più del 2,17%, per effetto delle incertezze sulla tempistica del primo rialzo del tasso sui fondi federali della Fed. In questo scenario, prevediamo una correzione al rialzo più marcata dei prezzi dell’oro, dettata soprattutto dai flussi verso i rifugi sicuri. Oltre alla ricerca di sicurezza, le festività cinesi e indiani dovrebbero garantire una domanda pronunciata di oro fisico nei prossimi mesi.
La coppia XAU/USD testa i livelli a 1.245/1251 USD. Visto il rafforzamento del momentum rialzista, una rottura dovrebbe spianare la strada verso 1.283/1.300 USD (61,8% di Fibonacci sulle vendite da luglio a ottobre / livello psicologico). Le consistenze in oro dell’SPDR rimangono ai minimi da cinque anni, mentre il GLD (fondo quotato di SPDR, principale ETF aurifero al mondo) si avvicina ai 200 dollari per la prima volta dal 10 settembre.
La debolezza dell’inflazione USA è positiva per l’oro
Oggi gli USA pubblicheranno le cifre sull’IPC di settembre; le previsioni sono deboli. L’IPC primario a/a dovrebbe rallentare all’1,6% rispetto all’1,7% a/a di un mese fa; l’IPC di fondo dovrebbe rimanere stabile all’1,7% a/a. Il moderato miglioramento della crescita delle retribuzioni e l’aumento dei risparmi delle famiglie americane forse freneranno i prezzi al consumo ancora un po’. L’indice PCE a/a, monitorato con attenzione dalla Fed, nel mese di agosto si è attestato all’1,5%. Il prossimo rilevamento sarà diffuso il 31 ottobre, forse rimarrà piuttosto distante dall’obiettivo del 2,0% fissato dalla Fed. Le deboli pressioni dei prezzi offrono alla Fed la possibilità di rimanere flessibile sulla tempistica del primo rialzo del tasso sui fondi federali. Dovrebbero quindi persistere le pressioni al ribasso sui decennali USA, visto il supporto previsto per i mercati dell’oro.
Idea di Trading di Swissquote SQORE:
Modello di trend per le valute del G10: Vendere AUD/USD a 1,8817
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD si è indebolito nei pressi della resistenza oraria a 1,2901. È stato sfidato il supporto orario a 1,2706 (vedasi anche il canale ascendente). Un altro suporto orario può essere trovato a 1,2625 (minimo 15/10/2014), mentre un supporto chiave si attesta a 1,2501. Una resistenza ora si trova a 1,2845 (massimo 16/10/2014). A più lungo termine, l’EUR/USD registra un’impostazione al ribasso da maggio 2014. La rottura della solida area di supporto tra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) spiana la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Di conseguenza, la recente forza presso l’EUR/USD è vista come una mossa in controtendenza. Una resistenza importante si trova a 1,2995 (massimo 16/09/2014). Alla luce del movimento di ieri, abbiamo bisogno di lavorare su una nuova strategia breve.
GBP/USD La coppia GPB/USD ha registrato un brusco rimbalzo in prossimità del supporto chiave a 1,5855. Tuttavia, i prezzi sono finora riusciti a invalidare la successione di massimi e minimi. Di conseguenza, monitorate la resistenza a 1,6227. Supporti orari si trovano a 1,6030 (minimo 17/10/2014) e a 1,5942 (minimo 16/10/2014). Un'altra resistenza si trova a 1,6287. A lungo termine, il crollo dei prezzi dopo aver raggiunto i massimi da 4 anni ha creato una forte resistenza a 1,7192, che probabilmente non verrà infranta nei prossimi mesi. Malgrado il recente slancio ribassista di breve termine, puntiamo a un rimbalzo temporaneo vicino al supporto a 1,5855 (minimo 12/11/2013). Una resistenza importante giace a 1,6525.
USD/JPY L’USD/JPY si è indebolito nei pressi della resistenza a 107,59 (si veda anche il ritracciamento del 50%). Tuttavia, la grande ombra inferiore di ieri indica un forte interesse all’acquisto nel breve periodo. Un supporto orario può essere trovato a 106,14 (minimo 17/10/2014). Un'altra resistenza si trova a 108,74. Viene favorita un’impostazione rialzista di lungo termine finché reggerà il supporto chiave a 100,76 (minimo 04/02/2014). Malgrado il recente calo vicino alla resistenza principale a 110,66 (massimo 15/08/2008), viene infine favorito un movimento graduale superiore. Troviamo un'altra resistenza a 114,66 (massimo 27/12/2007). Un supporto importante si trova a 105,44 (massimo 02/01/2014).
USD/CHF L’USD/CHF continua a migliorare dal 15 ottobre. La linea di tendenza discendente a breve termine è stata infranta e la resistenza a 0,9491 è stata violata. Un'altra resistenza si trova a 0,9562. Un supporto orario si trova a 0,9441 (minimo intragiornaliero), mentre un supporto più significativo è a 0,9368. In una prospettiva di più ampio respiro, la struttura tecnica favorisce un pieno ritracciamento dell’ampia fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Di conseguenza, la recente debolezza viene vista come un movimento in controtendenza. Un supporto chiave si trova a 0,9301 (minimo 16/09/2014). Una resistenza giace ora a 0,9691 (massimo 06/10/2014).