Matteo Paganini, 20 ottobre 2014
Ripartiamo dopo una settimana in cui le discese dei listini hanno ricoperto il ruolo di protagoniste rispetto ad un valutario che negli ultimi giorni della settimana è andato a ridurre la propria volatilità, sporcandosi anche dal punto di vista tecnico. I temi di riflessione intavolati rimangono d’attualità, con il mercato che di fronte a pubblicazioni di dati americani potrebbe mostrare reazioni all’unisono del dollaro americano e con lo yen che potrebbe continuare ad indossare le vesti del faro guida di fronte a movimenti di risk on o risk off che non hanno ancora trovato delle correlazioni stabili e sfruttabili dal punto di vista operativo, ma che ci hanno mostrato movimenti correlati che hanno rispettato delle logiche di allocazione dei capitali in assenza di dati americani importanti (li abbiamo commentati insieme settimana scorsa) e che, come detto, rappresentano delle buone basi di ragionamento da cui partire per analizzare i mercati, che vivranno un’altra settimana senza pubblicazioni di vitale importanza per la congiuntura. Partiamo anche questa settimana dai listini, dove il Nikkei ha rimbalzato oltre le resistenze di breve (il che potrebbe significare tentativi di rimbalzi per le europee), con il valutario da seguire con leggere logiche dollaro centriche, nella giornata in cui cominceranno gli acquisti di covered bonds da parte della BCE.
La poca tecnicità dell’euro si è tradotta in movimenti non direzionali ed in volatilità contenuta, una volta che sono stati raggiunti i primi livelli tecnici di attenzione visti venerdì. Tecnicamente parlando, sia tf orari che a 4 ore risultano confusi, con un daily che indica come le resistenze passanti per area 1.2865/1.2900 abbiano per ilo momento contenuto bene i prezzi che si stanno muovendo all’interno di quella che potrebbe rivelarsi una bandiera di continuazione ribassista, da valutare nel momento in cui le quotazioni dovessero superare a ribasso l’area di supporto rappresentata da 1.2600/1.26 ¼, data da punti statici precedenti. Nel momento in cui i prezzi non dovessero riuscire a portarsi oltre le aree descritte, potremmo seguire la possibilità di valutare eventuali estensioni rialziste verso 1.3000, sulle quali seguire la possibilità di formazione di una divergenza ribassista tra prezzi e stocastico. Per i livelli intraday rimandiamo al nostro Morning Meeting.
I livelli difensivi superati da USD/JPY hanno portato a buone estensioni verso le aree di target ipotizzate, passanti dapprima in 107.20 ed in estensione 107.50, con i prezzi che si sono fermati intorno a 107.35. Questa notte, con la salita del Nikkei, abbiamo assistito a lievi vendite di yen che confermano le correlazioni tra andamento del cambio e del listino asiatico ed ora ci troviamo di fronte alla possibilità di valutare l’area che passa tra 106.65 e 107.00 come potenziale supporto sul quale eventualmente pensare a possibili rimbalzi di mercato verso 107.25 ed in estensione 107.50, tenendo conto che ritorni sotto area 106.45 potrebbero lasciare spazio a tentativi di accelerazione verso 106 ¼, area che dev’essere a nostro avviso superata prima di pensare ad eventuali accelerazioni verso 105.90. R/R non buoni.
Buona la tenuta sia di supporti che di resistenze sulla sterlina durante la giornata di venerdì. Si ipotizza ora uno scenario di attesa da seguire su un time frame a 4 ore, dove potrebbe essere possibile mettere nel mirino la formazione di una potenziale divergenza ribassista se i prezzi dovessero raggiungere l’area compresa tra 1.61 ¾ e 1.62 ¼, dove, in caso di formazione di massimi decrescenti sullo stocastico rispetto a quelli formati ora, potrebbe essere possibile valutare vendite di sterline tenendo conto che il superamento di area 1.6240 potrebbe lasciare spazio a ripartenze verso 1.6290. Target in caso di tenuta delle resistenze1.6130 e 1.6075.
Continuiamo a seguire la congestione formatasi sul dollaro australiano, con i prezzi che si stanno mantenendo all’interno dell’area formatasi tra massimi crescenti e minimi decrescenti che potrebbe portare a rotture bidirezionali da curare secondo i livelli statici principali. Seguiamo i livelli intraday sul nostro forum, ma tf orari e a 4 ore non ci forniscono suggerimenti operativi secondo il nostro metodo di trading.
GER30 (DAX)
La ripartenza del Dax oltre le resistenze studiate ha fornito la possibilità di sfruttare le strategie difensive che vedevano i prezzi verso area 8,795, oltre la quale il mercato ha esteso verso i massimi precedenti. Questa mattina l’apertura sta seguendo l’andamento delle borse asiatiche e seguiamo la possibilità di assistere a tentativi di estensione verso i massimi precedenti, passanti per area 8,960, dove seguire eventuali frenate dei prezzi in caso di stocastico a 4 ore girato a ribasso per ritorni verso 8,880 e 8,770, tenendo conto che superamenti a rialzo di area 8,985 potrebbero risultare propedeutiche a potenziali accelerazioni verso 9,070.
XAU/USD (oro)
Continua la fase di indecisione per l’oro, con i prezzi che non riescono ad uscire dalla zona di congestione all’interno della quale si trovano da mercoledì scorso. Tecnicamente parlando la situazione non è molto pulita e seguiremo insieme la possibilità di assistere ad estensioni a rialzo oltre area 1,242.50 sulle quali valuteremo eventualmente la formazione di una divergenza ribassista su un time frame a 4 ore. Commenteremo nello specifico la situazione all’interno del nostro Morning Meeting.