La Cina apre le porte all’alta tecnologia tutta italiana di Eles (MI:ELES) [ELES.MI], l’azienda perugina produttrice di sofisticati sistemi di verifica della qualità dei circuiti integrati.
Le aziende che dovranno permettere alla seconda economia del pianeta, di rendersi tecnologicamente autonoma dalla prima, sono alla ricerca di soluzioni alternativa a quelle Made in USA, non più disponibili anche a causa del divieto all’interscambio emanato a metà dell’anno scorso dalla Casa Bianca. Eles si sta attrezzando per colmare un vuoto nel quale si è aperta un’opportunità di mercato. “L’ordine esecutivo su Hauweii aveva messo inizialmente in difficoltà le nostre attività in Asia, ma ci ha anche fatti diventare un’alternativa agli Stati Uniti: la nostra catena di fornitura è indipendente e staccata dall’America”, dice a Websim l’amministratrice delegata Francesca Zaffarami.
La società arrivata sul listino italiano nel giugno del 2019, sta proponendo il proprio know how ad una platea di potenziali clienti bisognosi di affrancarsi dai vecchi fornitori. “I riscontri ci sono già e sono positivi”, aggiunge Luca Bensi, arrivato questa primavera in azienda per gestire le vendite in Cina.
Il contesto di mercato è diventato ancora più favorevole dopo che il plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista, svoltosi alla fine di ottobre, ha indicato tra gli elementi qualificanti del piano quinquennale in partenza nel 2021, l’indipendenza del Paese per quanto riguarda le tecnologie. Il 14° piano quinquennale conferma quel che era già affermato nel 13°: l’industria cinese dei semiconduttori deve essere in grado di far da sé.
I soggetti italiani sono ben accolti, anche a seguito dell’accordo commerciale stipulato dallo stesso Xi Jinping nella sua visita a Roma del 2019. L’Italia è stata la prima, in Europa, ad aderire alle iniziative del programma Via della Seta.
Eles si fa avanti con un sistema integrato di sistemi e servizi che assicura all’acquirente l’eccellenza del test focalizzato alla certificazione del proprio dispositivo in termini di affidabilità, functional safety e qualità, temi cruciali per un’industria che deve misurarsi con l’impossibile: il grado zero dei difetti. A fronte di questa esigenza critica e delicatissima, “il prezzo non è una variabile così rilevante, comparato ai risultati tangibili su milioni e milioni di pezzi, aggiunge Zaffarami” - noi ci proponiamo con un pacchetto completo di sistemi di test e servizi per arrivare insieme al cliente a risultati distintivi e competitivi, mentre i nostri competitor sono più focalizzati alla vendita di sistemi”.
“Ai produttori cinesi di semiconduttori stiamo proponendo una via europea all’incremento dell’affidabilità, non un trasferimento di know how, ma una soluzione turn-key in grado di aiutare chi in questo momento è impegnato nella costruzione di una nuova struttura industriale”, conclude Bensi.
Anche per effetto del contributo della Cina, i ricavi di Eles sono stimati dagli analisti in crescita del 30% nei prossimi due anni, dopo lo stop del 2020. La società dovrebbe fornire indicazioni precise sull’andamento del business nelle prossime settimane. Il consensus si aspetta che nel 2021 le vendite arrivino a 23 milioni di euro, dai 18 milioni di quest’anno. L’Ebitda si dovrebbe più che triplicare nel giro di tre anni, è atteso a 7 milioni di euro nel 2022, con un margine intorno ben al di sopra del 20%.