Market Brief
La Dieta giapponese è stata sciolta, ora in prima pagina ci saranno i preparativi per le elezioni anticipate di dicembre. Mentre lo yen continuava a essere venduto aggressivamente, il ministro delle Finanze nipponico Aso ha avvertito che l’elevata volatilità sul forex, da entrambi i lati, non è gradita. Ha accennato a un budget aggiuntivo e a nuovi pacchetti economici che saranno introdotti prima della fine dell’anno. L’USD/JPY ha corretto a 117,36 a Tokyo. Considerando le condizioni d’ipercomprato (RSI al 78%), prevediamo un consolidamento prima della campanella di chiusura. Gli ordini d’acquisto per le opzioni si susseguono sopra 116,75/117,00, abbondano scommesse discordanti fra 115,75/116,30, e consistenti offerte stazionano a 115,50-.
L’EUR/USD non si è spinto oltre 1,2577/78 (massimi 4 e 17 novembre). I tentativi di ieri a 1,26 non hanno avuto grosso seguito, chiaro segnale di posizionamenti netti sul lato corto. S’intravede ulteriore resistenza a 1,2722/42 (base giornaliera della nuvola di Ichimoku / 23,6% di Fibonacci sulle vendite da maggio a novembre). Come previsto, l’EUR/GBP trova una solida resistenza prima della media mobile a 200 giorni (0,80528). Le vendite al dettaglio migliori delle attese hanno contribuito a far calare le pressioni al rialzo, ci sono scommesse per le opzioni che conferiscono supporto a 0,7970/80, a 0,8010 ci attendono consistenti scadenze.
Le pressioni sulla base minima dell’EUR/CHF a 1,20 sono in leggero calo. La coppia è passata nella fascia 1,20176/1,20245. Circolano voci di un possibile intervento della BNS. L’USD/CHF continua a essere offerto sotto la sua media mobile a 21 giorni (0,9605) per la terza sessione consecutiva. Lo sviluppo del mercato orso suggerisce l’estensione della debolezza verso la media mobile a 50 giorni (0,9534). Leggere opzioni vanilla (base) di tipo call scadranno a 0,9530/60 prima della campanella di chiusura.
Ieri il cable non è riuscito a superare il livello a 1,5737, la formazione di un doppio massimo settimanale suggerisce un entusiasmo limitato. La linea di conversione giornaliera è piatta. Sarà necessaria una violazione sopra il massimo settimanale a 1,5736/37 per un’apertura rialzista lunedì prossimo.
L’USD/CAD ha continuato a trovare buoni ordini d’acquisto intorno alla media mobile a 21 giorni (1,1303) nonostante l’aumento inaspettato, pari all’1,8%, delle vendite all’ingrosso di settembre. Gli indicatori di trend e momentum ristagnano in territorio marginalmente ribassista in vista della pubblicazione dell’IPC di ottobre. I mercati prevedono una contrazione dello 0,2% dell’inflazione mensile, l’IPC primario e di fondo sono visti stabili, rispettivamente al 2,0% a/a e al 2,1% a/a. Un’eventuale sorpresa negativa darà più tempo alla BoC prima dell’adozione di toni da falco, quindi dovrebbe far calare il loonie (CAD).
Per quanto riguarda i mercati emergenti, l’USD/RUB ha aperto in gap a 46,1274, il MACD è entrato in zona positiva e ciò suggerisce una correzione al ribasso più marcata verso 44,95/45,50 (media mobile a 21 giorni / minimo 12 novembre). L’USD/BRL è sceso brevemente a 2,5410, tuttavia la chiusura a 2,5730 non convince gli operatori, per lo meno finché non ci sarà maggiore chiarezza sulla nuova squadra di Rousseff incaricata delle finanze. Prima del fine-settimana, discreti ordini d’acquisto per le opzioni si susseguono sopra 2,52. La formazione di un harami ribassista sull’EUR/TRY fa presagire un movimento ribassista più marcato. Poiché le volatilità rimangono deboli, aumenta la propensione per le operazioni di carry trade alla luce dello spread fra i tassi.
Il calendario economico di oggi: massa monetaria M3 a/a di ottobre in Svizzera; retribuzioni orarie m/m e a/a di ottobre in Italia; finanze pubbliche di ottobre nel Regno Unito; IPC m/m e a/a di ottobre in Canada; indice sul manifatturiero della Fed di Kansas negli Stati Uniti.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd