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I mercati forex si consolidano in vista dei verbali della Fed

Pubblicato 20.05.2015, 13:39
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Forex News and Events

Il consolidamento dell’EUR/USD della scorsa settimana è terminato e ora ci troviamo a un punto di svolta. Ieri alla svalutazione dell’eurodollaro – innescata dai commenti di Benoît Coeure, che ha detto che nei mesi di maggio e giugno la BCE anticiperà gli acquisti di debito sovrano denominato in euro in vista della prevista scarsa liquidità sul mercato dei bond a luglio e agosto – sono seguiti i dati superiori al previsto riferiti al mercato immobiliare USA di aprile, che segnalano che gli Stati Uniti potrebbero essere fuori dai guai. Gli operatori attendevano con ansia notizie positive dalla maggiore economia mondiale per far ripartire il rally del dollaro e ciò spiega la rapidità dell’apprezzamento del biglietto verde. La pubblicazione dei verbali del FOMC fornirà ulteriori dettagli sui fattori temporanei che hanno frenato l’economia nel primo trimestre. Ci aspettiamo che i verbali facciano anche maggiore chiarezza sull’ottimismo dei membri del FOMC rispetto alla ripresa della crescita nel secondo trimestre. Toni da falco nei verbali consentiranno al dollaro di rafforzarsi ulteriormente, trascinando l’EUR/USD sotto quota 1,10.

Tuttavia, questa settimana usciranno alcuni dati importanti negli USA che potrebbero innescare movimenti bruschi sui mercati dei cambi. Domani saranno rese note le cifre sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e sul PMI manifatturiero che, se deludenti, potrebbero interrompere il rally del dollaro. Ancor più importanti saranno i dati sull’inflazione di aprile, che saranno diffusi venerdì – l’inflazione dovrebbe rimanere in territorio negativo, al -0,2% a/a rispetto al -0,1% precedente – perché un dato in crescita farebbe aumentare le probabilità di un rialzo del tasso a settembre, consentendo al dollaro di acquisire momentum.

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In vista dei verbali della Fed, l’EUR/USD si consolida sopra 1,11. Il prossimo supporto chiave giace a 1,10 (50% di Fibonacci sul rally di aprile-maggio e livello psicologico), ma potrebbe non essere abbastanza forte per i tori del dollaro.

Il Giappone lotta per il momentum (di Yann Quelenn)

Dopo più di due anni di “Abeconomia”, che include un massiccio allentamento della politica monetaria e stimoli fiscali, nella notte, il PIL annualizzato giapponese si è attestato allo 0,6% t/t, ben sopra lo 0,4% previsto. Altri indicatori, come le spese delle aziende, si sono attestate allo 0,4% a fronte dello 0,2% stimato dagli analisti. A prima vista, i dati sembrano essere positivi per il Giappone, che sta uscendo da una deflazione durata vent’anni. Da notare che il deflatore del PIL è salito al 3,4% a/a, comunque inferiore alle previsioni medie pari al 3,6%.

Vale comunque la pena segnalare la debolezza dei consumi privati. Considerando la massiccia politica di allentamento, ci chiediamo quanto sostenibile possa essere questa leggera ripresa. In effetti, le rimanenze indicano che più prodotti rimangono nei magazzini e sono invenduti, circostanza che, nel medio termine, appare problematica. D’altro canto, poiché l’indebolimento dello yen fa aumentare il costo delle materie prime, grandi aziende locali, come la Panasonic, hanno deciso di riportare la produzione in Giappone.

Dopo quelle che sembravano buone notizie, l’USD/JPY viene scambiato fra 119,50 e 121,10. Lo yen si è indebolito perché i mercati continuano a essere preoccupati per la sostenibilità della crescita e l’elevato rapporto debito/PIL. Ciò nonostante, la debolezza dello yen può essere parzialmente attribuita al recente rally del dollaro.

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The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD L’EUR/USD ha infranto la resistenza a 1,1131 (minimo 12/05/2015) ed ha segnato un rimbalzo a 1,1066 (minimo 05/05/2015). La resistenza chiave giace a 1,1459 (massimo 15/05/2015). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico dal 2010 al 2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, riteniamo che il recente movimento laterale costituisca una pausa all’interno di un trend discendente di fondo. Supporti chiave possono essere trovati a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione 03/02/2015).

GBPUSD Il mancato seguito della coppia GBP/USDdopo la violazione ribassista a 1,5557 (minimo 12/05/2015) suggerisce un persistenteinteresse all'acquisto. La coppia sta rimbalzandoora dal supporto a 1,5447 (minimo 19/05/2015). La resistenza chiave si trova a 1,5815 (massimo 14/05/2015). A più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un fondo di recupero, cui massimo potenziale di rialzo è dato dalla forte resistenza a 1,6189 (Entrancement Fino al 61%). L'attuale consolidamento verso l'alto suggerisce un interesse all'acquistopersistente a medio termine finché reggerà il supporto a 1,5380.

USDJPY L’USD/JPYha infranto la resistenza a 120,13, ma permane al di sotto della resistenza chiave a 121,85 e del supporto a 115,57. Con la coppia ancora rialzista permaniamo al di sopra della MM a 200 giorni. Il supporto oraria è pari a 118,18 (minimo 30/04/2015) e la resistenza oraria è data da 121,10 (massimo intragiornaliero) e poi da 121,85 (massimo 10/03/2015). Un bias rialzista a lungo termine è favorita fino a quando il forte supporto a 115.57 (16/12/2014 basso) detiene. Propendiamo per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 118,18 (minimo 16/02/2015), mentre una resistenza chiave giace a 121,85 (vedasi anche il canale discendente di lungo termine).

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USDCHF L’USD/CHF permane nella banda malgrado la violazione rialzista della linea di tendenza discendente a 0,9227. La coppia ascende a 0,9450 (massimo 26/02/2015). Il supporto chiave si trova a 0,9073 (minimo 07/05/2015). A lungo termine, non vi è alcun segno che suggerisca la fine dell’attuale ribasso. Dopo la mancata violazioneoltre 0,9448, il trend rialzista si ripristina. Di conseguenza, l'attuale debolezza è vista come un movimento in controtendenza. Il supporto chiave si trova a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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