Forse non è un caso che la notizia di un ripensamento sulla inutilità della Tobin tax, anticipato da esponenti del PD che hanno annunciato una possibile sospensione a fine anno dell’odiato balzello, sia arrivato in prossimità di una data simbolica ed importante per l’Italia come il 25 aprile.
Una impercettibile commozione è scattata, da parte di chi scrive, quando ha letto la notizia riportata dal giornalista Giuseppe Di Vittorio.
Era il marzo 2014 quando, dopo un precedente supporto come tecnici al Ministero e alla Banca D’Italia in fase di discussione di proposta di legge sulla tassa sulle transazioni finanziarie, una esigua rappresentanza di un nutrito gruppo di operatori sui mercati finanziari approdava ad un convegno per smontare e dimostrare i danni portati dalla Tobin tax a tutto il sistema finanziario ed economico dell’Italia.
Riassumere per punti è riduttivo, è necessario vedere l’intervento effettuato durante il Convegno, ripreso dalle telecamere della Camera dei Deputati, che si trova al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=sn-VYUltUI8.
Il presente articolo vuole essere un ringraziamento a chi quel giorno era presente e soprattutto a chi intervenne, insieme al sottoscritto, con passione e foga, spinto dal pericolo di un suicidio finanziario in atto che avrebbe definitivamente contribuito a chiudere la lontana via per lo sviluppo economico-finanziario del nostro Paese.
Il Davide-trader contro il Golia-politico, un’immagine ben presente e viva di chi quel giorno ha messo piede nel palazzo dorato e lontano dalla vita quotidiana del cittadino comune.
Nell’interesse di tutti quel giorno si è dato sfogo a ruota libera a quello che c’era da dire senza guardare a colori o schieramenti politici. La speranza che a fine 2016 quel “We can” si trasformi in realtà chiedo, a nome di tutti i risparmiatori e gli italiani in generale, grazie a due Professionisti, due Uomini su tutti: Giuseppe Di Vittorio, che quel giorno rischiò l’infarto ed il mitico Saverione Berlinzani. GRAZIE amici miei, come direbbe qualcuno.