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Il dollaro canadese estende le sue perdite, la Lira scivola verso il bas

Pubblicato 04.06.2014, 14:28
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Le valute del G10 sono per lo più spinte dai dati economici di questa settimana. Le buone notizie provenienti dall'Australia e dal Giappone sono state seguite dai toni sommessi relativi alla crescita dell'Eurozona. Le coppie incrociate all'EUR rimangono sottoposte ad un fattore di rischio date le aspettative dovish riguardo all'incontro della BCE previsto per il 5 giugno. La resistenza della coppia EUR/USD rimane solidamente attestata sulla media mobile giornaliera a 200 giorni. La giornata continua con il rapporto ADP sull'occupazione proveniente dagli USA e le decisioni di politica monetaria della banca centrale canadese. Il dollaro canadese estende la sua debolezza nei confronti dell'USD in direzione della media mobile a 50 giorni, e il sentiment del mercato poggia a favore di un CAD indebolito. In Turchia, la Lira viene offerta in grandi volumi a causa dell'alto clima di tensione politica e la discutibile indipendenza della banca centrale rispetto al partito AKP al governo. Vi sono alcune dichiarazioni interessanti previste nel menu di notizie economiche di oggi.

Il dollaro canadese viene offerto alla vigilia dell'incontro della BCE

La Banca Centrale del Canada emetterà oggi il suo verdetto di politica monetaria e tutti si aspettano che mantenga lo status quo. Prevediamo che la banca manterrà il suo tono ufficiale neutrale (con una sottintesa e tuttavia ovvia inclinazione verso una politica espansiva) e crediamo che la recente crescita riportata nei valori dell'inflazione (a 2% su base annua) non sia nient'altro che temporanea data la debole accelerazione della crescita del PIL. Tali deviazioni non costituiscono, secondo noi, una base forte per una qualsiasi azione di politica monetaria. Detto questo, gli orsi del CAD sono ancora restii a buttarsi al lato delle operazioni short del tavolo di gioco. I dati CFTC del 27 maggio mostrano ancora un'ulteriore riduzione delle posizioni short in CAD; i contratti short sono ritornati ai minimi del novembre 2013.

La coppia USD/CAD testa la media mobile a 50 giorni (1,0945) prima dell'incontro della Banca Centrale del Canada, e l'andamento rialzista sta guadagnando forza. Continuiamo a mantenere la nostra opinione rialzista sulla coppia USD/CAD fino a quando il supporto di Fibonacci riesce a tenere (38,2% ritracciamento sul calo del 2009-2011). La grande quantità di opzioni che scade oggi manterrà probabilmente limitata la discesa a 1,0900/25. In caso di cambio di direzione, vi è un abbondanza di opzioni di offerta al di sotto di 1,0855. A questo punto, notiamo che la leg dell'USD viene attentamente monitorata. Il rapporto sull'occupazione ADP (previsto per le 12:15 GMT) e i dati relativi ai libri paga non agricoli privati NFPs (per entrambi si prevedono dati più bassi rispetto alla sorpresa positiva del mese scorso) dovrebbero limitare eventuali rialzi dell'USD. La zona di offerta a breve termine è intravista a 1,1000/13 (opzionalità & media mobile a 100 giorni).

Una zona con notizie interessanti: la Turchia

Secondo l'agenzia di stampa pro-governativa turca Sabah, il Primo Ministro Erdogan avrebbe dato al Governatore della Banca Centrale della Turchia Basci tre mesi di tempo per contenere l'inflazione, con l'inflazione che ha toccato il 9,66% nel mese di maggio. Non soddisfatto della politica monetaria più restrittiva della banca centrale per contenere la dinamica dei prezzi, Erdogan suggerirebbe di adottare tassi di sconto più bassi per evitare degli scostamenti repentini dei prezzi. Sebbene tale disposizione sia in controtendenza alle teorie economiche classiche, vi è una nuova ondata di pensiero denominata “Ribellione neo-Fisherista” che sarebbe curiosamente a supporto di tale teoria alternativa. Secondo I neo-Fisheristi, i tassi di interesse ridotti farebbero scattare una deflazione. Quest'ultima idea è molto simile a quella che eravamo soliti chiamare una “trappola della liquidità”, sperimentata dal Giappone nel 1990, e forse dall'Eurozona in questo periodo. Tuttavia notiamo che le caratteristiche economiche di questi mercati avanzati sono significativamente diverse da quelle della Turchia di oggi, indubbiamente etichettata come “mercato emergente”. Detto questo, non crediamo che un'economia emergente (soggetta a pressioni economiche di tipo classico) debba occuparsi di teorie economiche alternative appena nate.

Ricordiamo che la Banca Centrale della Turchia ha inaspettatamente tagliato il tasso di sconto dal 10,00% al 9,5% durante l'incontro della commissione di politica monetaria del 22 maggio nonostante l'aumento delle tensioni inflattive. Il tasso delle operazioni di borrowing e lending overnight rimane stabile a 8,00%-12,00% - un margine di flessibilità operativa che la BCT potrebbe preservare per sé. La Lira turca ha perso almeno quattro cifre rispetto l'USD da quando è stata presa la decisione di taglio dei tassi. Con l'aumento dei rischi politici e la discutibile indipendenza della BCT, rimaniamo molto cauti riguardo la TRY, e le posizioni in TRY.

Oggi la coppia USD/TRY continua ad essere offerta. La coppia ha toccato 2,1277 per la prima volta dal 29 aprile. Il trend rialzista continua a guadagnare slancio, e una rottura significativa al di sopra di 2,1320 farà ritornare la coppia USD/TRY all'interno del suo ampio canale rialzista (andato a formarsi dal maggio 2013). Sui mercati delle opzioni, le barriere ora sono state per la maggior parte eliminate, e vi sono bid che si stanno accumulando al di sopra di 2,1200. Seguendo un andamento simile, la coppia EUR/TRY ha rotto la media mobile giornaliera a 200 giorni (2,8730) verso l'alto. Sebbene la coppia sia soggetta ai rischi collegati all'EUR (incontro del 5 giungo della BCE), il trend rialzista dovrebbe guadagnare presa se la media mobile a 200 giorni continua a tenere.

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The Risk Today

EUR/USD Ieri l'EUR/USD non è riuscito a infrangere la resistenza a 1,3650 (massimo 27/05/2014, si veda anche la linea di tendenza in calo), il che indica pressioni di vendita persistenti. I supporti si attestano a 1,3586 e a 1,3562 (minimo 12/02/2014). Un'altra resistenza staziona a 1,3734 (massimo 19/05/2014). In un’ottica di più lungo periodo, la violazione del cuneo crescente di lungo termine (si veda anche il supporto a 1,3673) indica un netto deterioramento della struttura tecnica. Il rischio al ribasso, implicito nella formazione del doppio massimo, è 1,3379. I supporti chiave si attestano a 1,3477 (minimo 03/02/2014) e a 1,3296 (minimo 07/11/2013).

GBP/USD La coppia GBP/USD si sta muovendo all'interno di un canale discendente. Il fallito tentativo di violazione della resistenza oraria a 1,6783 (minimo 27/05/2014) lascia intravedere un interesse all’acquisto al lumicino. Un supporto orario si trova a 1,6693 (minimo 29/05/2014), mentre un supporto chiave si trova a 1,6661. Un'altra resistenza è data dal canale discendente (attorno a 1,6858). In un’ottica di più lungo periodo, malgrado la rottura del canale crescente di lungo termine, la mancanza di un pattern deciso d'inversione ribassista suggerisce un rischio al ribasso limitato. Di fatto, l'attuale debolezza ha l’aspetto della classica correzione a "zig-zag" (o A-B-C). Manteniamo quindi una propensione rialzista di medio termine finché reggerà il supporto a 1,6661 (minimo 15/04/2014). Un’importante resistenza si trova a 1,7043 (massimo 05/08/2009).

USD/JPY L'USD/JPY prosegue nel solco della fase di miglioramento, tuttavia i prezzi sono attualmente iperestesi a breve termine e vicini alla resistenza a 103,02. I supporti orari sono ubicati a 102,27 (minimo 03/06/2014) e a 101,76 (minimo 02/06/2014, vedasi anche il canale ascendente). È favorita un’impostazione rialzista di lungo periodo fino a quando reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Monitorate l'area di supporto compresa fra la media mobile a 200 giorni (attorno a 101,39) e a 100,76 (minimo 04/02/2014). Un’importante resistenza staziona a 110,66 (massimo 15/08/2008). Abbiamo innalzato il livello degli stop-loss sulla nostra posizione lunga rimanente.

USD/CHF L'USD/CHF continua a sfidare la resistenza implicata dalla media mobile a 200 giorni (attorno a 0,8985). Un'altra resistenza può essere trovata a 0,9038 (massimo 12/02/2014). Predomina un’impostazione rialzista a breve termine finché reggerà il supporto a 0,8924 (minimo 22/05/2014). Un ulteriore supporto si attesta a 0,8883 (minimo 15/05/2014). In un’ottica di più lungo termine, la violazione rialzista della resistenza chiave a 0,8953 suggerisce la fine dell'ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. Il potenziale al rialzo, implicato dalla formazione a doppio minimo, è 0,9207. Una resistenza chiave si trova a 0,9156 (massimo 21/01/2014).

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