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La forza del Dollaro sembra finita l'euro approfittera' della BCE

Pubblicato 01.09.2014, 13:42
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


E’ iniziato settembre e, come ogni inizio che si rispetti, anche il rientro dalle vacanze per il mercato del Forex avrà bisogno di qualche seduta di riassestamento, prima di tornare a pieno regime sul finire della settimana, quando BCE e non farm payrolls terranno in pugno le dinamiche fondamentali. Rientro dalle vacanze che sarà , per giunta, posticipato per la piazza statunitense, chiusa nella giornata odierna, 1 settembre, per la festività del Labor Day.La settimana sui mercati
Il declino del cambio EUR/USD, iniziato con la metà di maggio, è andato peggiorandosi con l’arrivo del mese di luglio, toccando il picco minimo lo scorso 27 agosto, quando la quotazione si è avvicinata minacciosamente alla soglia di 1,31. Un dollaro forte, rafforzatosi in concomitanza di un’economia (apparentemente) forte, che, tra un Tapering che volge al termine ed un conflitto internazionale che, marginalmente o totalmente, coinvolge sempre e comunque gli Stati Uniti, procede nell’impresa di riassestare le condizioni economiche americane, registrando dati che portano a chiedersi da dove scaturiscano.
Dollaro in consolidamento anche nei confronti della divisa giapponese, con un USD/JPY arrivato a superare la soglia dei 104, dopo esser uscito da un periodo di congestione che aveva mantenuto stabile il rapporto in un canale compreso tra 101,25 ed i 102,65.$ contro yen
Con un dollaro rimasto pressoché stabile nel corso della seduta asiatica (ora altalenante tra i 104,12 e i 104,18 contro yen), gli operatori del Forex rimangono cauti, studiando il mercato in attesa di domani (ISM manufacturing) e venerdì.
“Il mercato resta oggi indifferente a causa della chiusura negli Stati Uniti”, ha affermato Shigetake Nakayama, Senior Manager di Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj, aggiungendo "dipende tutto dai dati macro statunitensi” che, già a partire dalla pubblicazione dell’attività manifatturiera di domani, direzioneranno il mercato alla volta dei 105 o di 103.
Più che la forza di una rilevazione macro, tuttavia, quello che si attende il mercato è un consolidamento della fiducia degli investitori, che, forti della tendenza rialzista dell’economia statunitense, potrebbero comunque optare per un investimento negli USA anche in concomitanza di dati meno rincuoranti del previsto. In aggiunta a ciò, rileverà sulle quotazioni l’incognita diplomatica e militare degli scontri internazionali tra Mosca e Kiev (per l’indipendenza di Donetsk e Lugansk), mentre nella notte appena trascorsa il dato sul PMI cinese, rallentato oltre le aspettative a 51,1 (51,7 precedente), ha aperto un nuovo interrogativo rispetto allo sviluppo del blocco renminbi, antagonista principale della leadership statunitense.Euro contro $
Per un’America in ferie, in Europa i dati sui principali indici PMI tedesco e spagnolo hanno registrato variazioni negative (mentre la Francia si mantiene ancora al di sotto del livello di 50), mostrando il rallentamento di quelle potenze considerati “trainanti” per l’Eurozona, ora in attesa del discorso del Governatore Mario Draghi di giovedì pomeriggio (ore 14.30). Sebbene non siano previste variazioni sul livello dei tassi a breve termine della BCE, stabili allo 0,15%, l’attenzione sarà rivolta alla possibilità di un nuovo allentamento monetario concesso dall’organo centrale europeo.
Nel frattempo il cambio euro/dollaro (ora a 1,3140) tenderà a muoversi all’interno dell’intervallo delimitato dalla resistenza a 1,3195 (cui si potrebbe giungere più per ragioni legate alla mera dinamica tecnica che non ad una correlazione con l’analisi fondamentale) e dal supporto a 1,31, raggiungibile nel caso in cui passi il messaggio dalla BCE di un rallentamento consolidato della zona euro. “Una più bassa inflazione, anche se attesa, potrebbe spingere la Banca Centrale Europea a continuare a parlare più da “colomba” e a procedere con maggiori aiuti” ha sostenuto l’esperto di Forex Stuart Bennett, continuando però “l’unica cosa che si può vedere ora è che l’euro è negativo”.Di altro parere sono stati invece gli analisti di Barclays, i quali hanno sostenuto: “E’ troppo presto per la BCE annunciare nuove misure politiche, considerato che le due più forti politiche annunciate a giugno (quelle inerenti ai finanziamenti tramite Ltro e all’acquisto di ABS) non hanno ancora preso piede”. Tuttavia, “una piccola parte di partecipanti al mercato si attende un nuovo annuncio nel meeting di questa settimana. Come risultato, l’inattività potrà esser accolta come un sollievo temporaneo contro la depressione dell’euro, anche se non vediamo nessun rally di breve termine come una vera opportunità”.

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