Iniziamo la nostra rubrica con "la domanda" che ormai si pongono un pò tutti e che il più delle volte nessuno riesce a rispondere.
"L'inversione dei mercati è imminente?"
Il quesito ci porta ad esaminare i cicli economici che come ben sappiamo sono quattro (con durata indefinita).
Inizia tutto con la "ripresa economica" dopo una recessione che nel nostro caso è stata "provocata" dal Covid-19. L'inflazione è bassa e la politica monetaria è accomodante per favorire la crescita economica (aumento del PIL) e la fiducia dei consumatori. Le Materie prime e l'Azionario sono in crescita mentre l'Obbligazionario, di conseguenza, inizia a spostarsi in territorio "negativo" visto che si preferisce comprare, come appena detto, "Azioni".
Successivamente si aprono le porte alla "crescita massima" che ci porta a pensare che l’economia sia in via di ripresa. Ma i livelli di inflazione sono molto alti, anche a causa dell'aumento eccessivo del valore delle materie prime. Qui inizia il cambiamento dei piani da parte delle Banche Centrali che non sono più così favorevoli a restare accomodanti , con gli unici asset che continuano a performare in positivo sono le materie prime.
Dopodiché, con l'aumento dei tassi (sopra lo 0,25%), inizia una "decelerazione economica" con l’inflazione che tende ad abbassarsi insieme alla fiducia dei consumatori e al PIL. Qui, azioni, obbligazioni e materie prime andranno al ribasso. Questa è subito seguita (come "conseguenza") da una "contrazione economica", che spesso può arrivare ad una recessione, che farà alzare i livelli di disoccupazione e le Banche Centrali interverranno modificando la politica monetaria per dar modo di registrare positivi nei mesi successivi.
Penso che in questo periodo abbiamo assistito a 3 cambi ciclici.
Attualmente la curva dei rendimenti di Stato (esempio Stati Uniti e Cina) si sta appiattendo (flattening - indicando una fase di transizione), il che ci porta a pensare all'inizio di un nuovo ciclo economico, mentre in Italia la curva risulta inclinata positivamente (steepening - i capitali sono spostati sulle Azioni) e sta ad indicare che c'è un'aspettativa di crescita economica.
In tutto ciò l'azionario sta continuando la sua corsa (confermando il rimbalzo) e quindi invalida (per ora) il nostro primo pensiero cioè di un imminente cambio ciclico (infatti le obbligazioni devono essere seguite da un "crollo" considerevole delle azioni). Siamo in un contesto "anormale", la volatilità è stata alta e gli indici continuano a fare nuovi massimi storici (65 volte per l'S&p500 nel 2021).
Restando in ambito Azionario, ecco 4 titoli interessanti con possibili "long".
Il primo titolo è Snam (MI:SRG). I primi nove mesi del 2021 ha avuto Ricavi in crescita a 2,3 miliardi di euro con un rialzo del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, un Utile Netto che si è portato a quota 938 milioni di euro con il 7,4% in più rispetto all'anno precedente. Infine, da non sottovalutare, paga un dividendo del 5% e in aumento nei prossimi anni.
Altro fatto importante è l'accordo con Eni (MI:ENI) sui gasdotti dall’Algeria. A Snam andrà, per 385 milioni di euro, il 49,9% delle partecipazioni delle società che gestiscono i gasdotti internazionali che collegano l’Algeria all’Italia. Ciò favorirà la transizione energetica e lo sviluppo dell’idrogeno ed energia solare dal Nord Africa (business plan 2025 prevede 23 miliardi di euro da dedicare alle opportunità di investimento nelle reti energetiche, stoccaggio di energia e progetti green).
(grafico 9 Dicembre)
Da un punto di vista grafico possiamo notare la formazione di un "testa e spalle" rialzista e la rottura della trendline che conferma il segnale long. Nelle precedenti analisi la mia visone di lungo periodo aveva come target 5,1 euro, corfermato e testato più volte negli scorsi mesi. Attualmente il prezzo potrebbe ritestare i 5,04 euro e poi andare a recuperare i 5,2 euro, successivamente recuperare i massimi di Agosto 2021 a 5,3 euro e superarli fino a 5,4 euro.
Un altro titolo interessante è Cy4gate (MI:CY4). Nel primo semestre i ricavi si sono attestati a 5 milioni di euro con un aumento del 34% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, Il totale valore della produzione è di 7 milioni di euro con una significativa crescita del 34% rispetto all'anno precedente. Ma l'utile netto pari a 297mila euro, è stato minore rispetto agli 1,43 milioni di euro del 2020 mentre l'Ebitda è pari a 1,7 milioni di euro.
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(grafico 9 Dicembre)
Uno dei migliori performer dell’ultimo anno potrebbe ripartire al rialzo. Infatti, dopo un rialzo del 55% da Agosto 2021 fino ai primi di Settembre ha avuto un ritracciamento che si è attestato più volte sul supporto in area 10,9 euro. La tenuta di questo conferma il segnale rialzista di questa settimana, ma bisognerà attendere una chiusura sopra gli 11,7 euro. Nel caso in cui si verficasse questa ipotesi il prezzo sarebbe proiettato in area 12,2 euro e successivamente al massimo di Ottobre 2021, 13 euro.
Un titolo con prospettive di crescita è Vantea Smart (MI:VNT) (più del 50% nei prossimi tre anni) con un tasso di crescita annuale dei ricavi del 55%, l'Ebitda del 65%. La società si è assicurata finanziamenti per oltre 10 milioni di euro, destinati alle M&A e alla crescita organica. Nei primi sei mesi i ricavi sono stati pari a 14,2 milioni di euro in crescita del 186% rispetto all'anno precedente, l'Ebitda a 1,2 milioni di euro e l'utile netto pari a 705 mila euro (ricavi ed Ebitda più che raddoppiati su base annua), perfettamente in linea con il piano industriale che vede una crescita maggiore nell'ultima parte dell'anno.
Dopo un rialzo del 200% circa dalla sua IPO il prezzo ha avuto un ritracciamento fisiologico del 30% circa.
(grafico 9 Dicembre)
Questa settimana il titolo non ha chiuso il gap in area 6,05 - 6,55 euro ed ha "rotto" la trendline, formatasi dal massimi di Settembre 2021, confermando il trend rialzista. Sarà di fondamentale importanza la tenuta del supporto a 7,8 euro che potrebbe proiettare il prezzo verso gli 8,3 euro e dopo andare ad aggiornare i massimi storici.
Infine Seri Industrial (MI:SERK). Società operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, ha l'obiettivo di accelerare la transizione energetica verso la sostenibilità e la decarbonizzazione. I ricavi del gruppo relativi ai primi nove mesi dell'anno sono saliti a 117,41 milioni di euro in rialzo del 30% rispetto all'anno precedente ed è tra le società migliori in termini di crescita.
(grafico 9 Dicembre)
Nonostante nell'ultimo mese il prezzo abbia lateralizzato, nel lungo periodo l’impostazione è al rialzo. Infatti c'è la formazione di un triangolo simmetrico che dona un carattere prettamente rialzista. Il primo target è 11 euro e successivamente 13 euro. Ciò dovrà essere confermato con la rottura dei 10,8 euro.
Mentre, nel breve periodo, nel caso in cui il prezzo non mantenesse il supporto 9,9 euro potremmo aspettarci un consolidamento al livello 0,618% Fibonacci (9,3 - 9,15 euro).
Ritornando al discorso iniziale, non c'è nessun modo di prevedere il mercato soprattutto nella situazione attuale. Questo, non dimentichiamoci, sconta quasi sempre tutto in anticipo.
Sarà importante continuare a leggere tra le righe i dati macroeconomici e posizionarsi in maniera "corretta". Intanto non ci resta che sfruttare le occasioni che si presenteranno, operando nel breve e nel lungo periodo!
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