La fase di prezzi bassi del Petrolio Greggio è destinata a continuare, perché pare che l’era di eccedenza dell’offerta sia tutt’altro che finita.
Il Brent passa di mano intorno a 31 USD e la debolezza di Australia e Canada dovrebbe persistere.
I saldi delle partite correnti dei due paesi sono negativi. Il deficit delle partite correnti australiano è pari a 21,2 miliardi di USD, quello del Canada a 11,5 miliardi di USD. Entrambe le economie dipendono per lo più dai flussi finanziari legati alle industrie delle materie prime. Crediamo che l’attuale guerra delle materie prime continuerà finché il contesto globale e soprattutto gli aspetti geopolitici, rimarranno incerti.
In Australia, la banca centrale (RBA) ha annunciato che manterrà il suo tasso d’interesse al 2% dopo i dati positivi sulla disoccupazione riferiti all’ultimo trimestre del 2015.
L’Australia, però, dipende fortemente dalla Cina, che rappresenta il suo principale partner commerciale.
Appare evidente che il rallentamento cinese non è finito (per esempio è diminuita la crescita nel consumo di gas).
Di conseguenza, la domanda aggregata di beni australiani dovrebbe continuare a soffrire, riflettendosi negativamente sulle entrate australiane.
L’AUD continua a essere sotto pressione, pur rimanendo sopra il livello psicologico a 0,70 USD. Ecco perché il governatore Stevens ora pensa ad allentare ulteriormente la politica monetaria.
C’è comunque un aspetto positivo da rilevare per l’Australia e il Canada: dall’inizio dell’anno, l’Oro si è impennato del 16,74%. Ciò dovrebbe generare delle entrate aggiuntive, necessarie per questi due paesi.
In un’ottica di medio termine, tuttavia, rimaniamo ribassisti su AUD/USD (aussie) e USD/CAD (loonie).
The Risk Today
EUR/USD La coppia EUR/USD continua a spingere verso l’alto. La resistenza oraria giace a 1,1387 (massimo 20/11/2015). Il supporto orario può essere trovato a 1,0711 (minimo 05/01/2016). Tuttavia, prevediamo un ulteriore ascesa. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD Il momentum a breve termine della coppia GBP/USD permane vivo. La resistenza oraria può essere ubicata a 1,4668 (massimo 08/02/2016). Il supporto orario può trovarsi a 1,4081 (minimo 21/01/2015). La struttura tecnica è molto positiva. Si prevede un ulteriore consolidamento. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY L’USD/JPY è in netta discesa dopo la pausa. La resistenza oraria giace a 123,76 (massimo 18/11/2015). Per il momento non esiste un supporto orario. La strada è spianata per un ulteriore declino. Il supporto robusto a 115,57 (minimo 16/12/2014) è stato infranto. Iniziamo a propendere per un’impostazione discendente a lungo termine. Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) pare meno probabile. Un altro supporto chiave si osserva a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF La coppia USD/CHF è in pausa tra 0,9700 e 0,9800. La resistenza oraria giace a 1,0328 (massimo 27/11/2015) e la struttura tecnica suggerisce che la strada è spianta per un ulteriore declino a breve termine. Si prevede una debolezza continua. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.