SIT (MI:SITT) [SITT.MI], la multinazionale delle soluzioni intel-ligenti per il controllo delle condizioni ambientali e la misura-zione dei consumi, si prepara a crescere grazie a incentivi, elet-trificazione e biometano: c’è il massimo impegno dei dirigenti sul perimetro attuale ma l’occhio è sempre vigile anche altrove, in modo da non lasciarsi scappare le occasioni di espansione attraverso acquisizioni.
Proprio di recente, la divisione Heating e Smart Gas Metering ha acquisito l’azienda portoghese Janz-Contagem, specializzata nella produzione di contatori d’acqua residenziali.
Per quanto riguarda gli investimenti al servizio della crescita endogena, Sit ha da poco ampliato la produzione europea aprendo un nuovo stabilimento in Tunisia: qui verranno installate linee produttive connesse alle schede elettroniche e alle componenti plastiche.
“Attualmente abbiamo alcuni importanti driver di crescita”, spiega il ceo Federico de Stefani, “la divisione heating ha fatto da traino perché le persone, costrette a rimanere in casa, hanno prestato più attenzione all’ambiente domestico. E’ successo in Nord America, Europa e Cina. Inoltre, da noi c’è la corsa al rinnovo degli impianti dovuta al bonus al 110%”. Il dirigente aggiunge ai trend del momento, il biometano e l’elettrificazione: “Lo sforzo a incentivare le pompe di calore elettriche”, fa notare de Stefani, “spinge la diffusione dei co-siddetti dispositivi ibridi, che porta a sostenere i picchi di con-sumo della caldaia con le pompe di calore. Direi che quest’ultima può rappresentare una soluzione ottimale”.
L’azienda ha recentemente divulgato i dati preliminari del 2020, anno in cui ha realizzato ricavi consolidati per 317,7 mi-lioni di euro, in riduzione dell’8,9% rispetto ai 348,7 milioni dell’anno precedente. “Sono numeri che dimostrano ancora una volta la capacità di Sit di far fronte a bisogni di prima necessi-tà”, ha sottolineato il ceo, “lo abbiamo osservato in questa crisi come in quella del 2009, perché le persone non possono fare a meno di avere una casa riscaldata. In più c’è un dato nuovo: in passato, solo il 10% delle caldaie veniva sostituita in ottica preventiva. Ora, però, è diverso e questa percentuale sta aumen-tando spinta da agevolazioni e incentivi”.
Per gli anni a venire il radar delle acquisizioni continuerà a mantenersi attivo. “Stiamo guardando a eventuali opportunità in entrambi gli ambiti in cui operiamo”, osserva de Stefani, “per esempio, il Metering viaggia a tassi di crescita molto elevati, però osserviamo prezzi molto alti e noi dobbiamo essere bravi ad acquisire realtà a valori ragionevoli. Nel mercato del riscal-damento, invece, ci piacerebbe completare la nostra gamma di prodotti, andando a selezionare aziende con tecnologie che ben si completano con le nostre”.
Tutti i prossimi passi passeranno anche attraverso le linee guida dell’advisory board del gruppo, composto da 3 esperti che la-vorano a stretto contatto con il team di manager per definire la linea strategica del gruppo. “Si tratta di un gruppo che si riuni-sce ogni tre mesi in una due giorni ricca di spunti alla quale partecipa anche il nostro management”, spiega il ceo, “lo voglio sottolineare, perché quello che ci caratterizza è l’alto livello della nostra squadra di manager e il nostro advisory board è un ulteriore elemento di originalità, che ci contraddistingue dalle realtà concorrenti”.