Investing.com - I prezzi dell’oro sono in salita al massimo di sei settimane questo lunedì, ma gli scambi resteranno ridotti dal momento che il Comex resterà chiuso per la giornata dedicata a Martin Luther King Jr.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono scambiati a 1.254,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,2%.
I prezzi dell’oro sono saliti al massimo della seduta di 1.261,30 dollari l’oncia troy, il massimo dall’11 dicembre.
Il contratto di febbraio venerdì è salito dello 0,94% a 1.251,90 dollari l’oncia troy. I futures troveranno supporto a 1.237,30 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 gennaio e resistenza a 1.262,90 dollari, il massimo dall’11 dicembre.
I prezzi dell’oro sono rimasti supportati nelle ultime sedute tra i segnali di una forte richiesta dall’Asia. La domanda di oro dalla Cina, il principale consumatore mondiale, continua a salire in vista del Nuovo Anno Lunare, che sarà il 31 gennaio.
Intanto, il report della CFTC Commissione Statunitense per le materie prime e i futures per la settimana conclusasi il 14 gennaio rilasciato venerdì ha mostrato che gli hedge funds e i money managers hanno alzato le previsioni rialziste per i futures dell’oro.
Le posizioni lunghe lorde dell’oro sono aumentate di 5.066 contratti a 114.002, mentre le posizioni corte lorde sono aumentate di 2.018 a 70.725. Le posizioni lunghe nette ammontano a 43.277 contatti, rispetto ai 40.229 della settimana precedente.
Intanto, l’argento con consegna a marzo è pressoché invariato a 20,30 dollari l’oncia troy. Il contratto di marzo è rimasto in un range stretto tra 20,27 dollari l’oncia troy e 20,42 dollari l’oncia troy.
Sul Comex, i futures del rame con consegna a marzo sono in calo dello 0,2% a 3,339 dollari la libbra dopo i dati di oggi che hanno mostrato una crescita dell’economia cinese del 7,7% nel quarto trimestre, in calo dal 7,8% del trimestre conclusosi a settembre.
Un secondo report ha mostrato che la produzione industriale in Cina è cresciuta al tasso annuo del 9,7% a dicembre, rispetto al previsto 9,8%, dopo essere salito del 10% il mese precedente.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono scambiati a 1.254,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,2%.
I prezzi dell’oro sono saliti al massimo della seduta di 1.261,30 dollari l’oncia troy, il massimo dall’11 dicembre.
Il contratto di febbraio venerdì è salito dello 0,94% a 1.251,90 dollari l’oncia troy. I futures troveranno supporto a 1.237,30 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 gennaio e resistenza a 1.262,90 dollari, il massimo dall’11 dicembre.
I prezzi dell’oro sono rimasti supportati nelle ultime sedute tra i segnali di una forte richiesta dall’Asia. La domanda di oro dalla Cina, il principale consumatore mondiale, continua a salire in vista del Nuovo Anno Lunare, che sarà il 31 gennaio.
Intanto, il report della CFTC Commissione Statunitense per le materie prime e i futures per la settimana conclusasi il 14 gennaio rilasciato venerdì ha mostrato che gli hedge funds e i money managers hanno alzato le previsioni rialziste per i futures dell’oro.
Le posizioni lunghe lorde dell’oro sono aumentate di 5.066 contratti a 114.002, mentre le posizioni corte lorde sono aumentate di 2.018 a 70.725. Le posizioni lunghe nette ammontano a 43.277 contatti, rispetto ai 40.229 della settimana precedente.
Intanto, l’argento con consegna a marzo è pressoché invariato a 20,30 dollari l’oncia troy. Il contratto di marzo è rimasto in un range stretto tra 20,27 dollari l’oncia troy e 20,42 dollari l’oncia troy.
Sul Comex, i futures del rame con consegna a marzo sono in calo dello 0,2% a 3,339 dollari la libbra dopo i dati di oggi che hanno mostrato una crescita dell’economia cinese del 7,7% nel quarto trimestre, in calo dal 7,8% del trimestre conclusosi a settembre.
Un secondo report ha mostrato che la produzione industriale in Cina è cresciuta al tasso annuo del 9,7% a dicembre, rispetto al previsto 9,8%, dopo essere salito del 10% il mese precedente.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.