NEW YORK - Gli analisti prevedono un esito positivo per Coinbase (NASDAQ:COIN) nella sua battaglia legale con la Securities and Exchange Commission (SEC) per le accuse di aver operato come exchange non intermediato e di aver offerto titoli non registrati dal giugno 2023. Le delibere in aula, che sono state seguite da vicino dal settore delle criptovalute, ruotano attorno alla definizione critica di "contratto di investimento" relativo ai token digitali.
Durante il procedimento guidato dal giudice Failla, un punto importante di discussione è stato l'applicazione del test di Howey, un metodo di lunga data per determinare se una transazione si qualifica come un contratto di investimento e quindi un titolo ai sensi della legge statunitense. Il dibattito ha analizzato se i premi di puntata e il modello commerciale di Coinbase rientrino in questa categoria.
La traiettoria del caso sembra pendere a favore di Coinbase, soprattutto considerando il precedente stabilito dal caso Ripple. In quel caso, XRP non è stato classificato come un titolo, il che ha fornito un punto di riferimento per l'attuale procedimento. L'esito di questa causa dovrebbe avere implicazioni sostanziali per il settore delle criptovalute, influenzando potenzialmente l'interpretazione della legge sui titoli e l'applicazione del test di Howey per gli anni a venire.
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