VIENNA (Reuters) - Il cancelliere austriaco di stampo conservatore Karl Nehammer vuole includere nella costituzione il diritto all'utilizzo del denaro contante, un'idea che il Partito della Libertà Austriaco (Fpo), di estrema destra e con forti tendenze anti-immigrazione, sta spingendo da anni.
Lo ha detto oggi Nehammer ai media austriaci.
Secondo la maggior parte dei sondaggi, il Partito della Libertà è in testa, con un chiaro vantaggio sia sui socialdemocratici all'opposizione che sui conservatori di Nehammer, che sono in una coalizione con i Verdi di sinistra. L'attuale parlamento resterà in carica fino all'autunno del prossimo anno.
"Il tema del contante è molto importante per i cittadini", ha commentato Nehammer.
"Per me è importante che il denaro contante sia tutelato nella costituzione", ha aggiunto, come riportato da Apa. Nehammer ha chiesto al ministro delle Finanze Magnus Brunner di elaborare una proposta prima di un incontro con le banche a settembre.
L'Austria è uno dei Paesi più legati ai contanti nella zona euro. In tempi di crisi, come all'inizio della pandemia di Covid-19, gli austriaci sono corsi a ritirare denaro dalle banche per accumularlo a casa. Molti turisti rimangono sorpresi scoprendo che alcuni ristoranti e caffè non accettano pagamenti con carta.
Nonostante le ripetute garanzie della banca nazionale austriaca che non ci sono piani per eliminare il contante, l'Fpo sostiene che il diritto di utilizzare denaro liquido e la libertà di pagare in forma anonima sono a rischio. Finora i conservatori avevano respinto tali argomentazioni.
L'Fpo ha criticato Nehammer per la sua svolta a U riguardo alla questione.
"Non si vergogna di rubare idee in questa maniera dal 'cattivo ed estremista' Fpo? Non ha buone idee proprie?" ha accusato il leader dell'Fpo Herbert Kickl in una dichiarazione del partito.
Una maggioranza di due terzi è necessaria in parlamento per cambiare la costituzione. Fpo e conservatori controllano assieme solo circa il 55% dei seggi nella camera bassa.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)