ROMA (Reuters) - In maggio le retribuzioni contrattuali orarie sono risultate invariate su mese mentre hanno segnato un incremento annuo dello 0,6%. Lo rende noto Istat.
Nello stesso mese l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% su mese ed è sceso dello 0,3% su anno.
Anche ad aprile le retribuzioni erano rimaste invariate su mese ed erano salite dello 0,6% sullo stesso periodo del 2015.
In maggio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,7% per i dipendenti del settore privato (0,7% nell’industria e 0,8% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (3,4%); energia elettrica e gas (1,9%). Si registrano variazioni nulle nei settori del legno carte e stampa, della metalmeccanica, dei servizi di informazione e comunicazione, delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di maggio nessun nuovo accordo è stato recepito e nessuno è venuto a scadenza. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 51 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 8,2 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).
Alla fine di maggio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 64% nel totale dell'economia e del 53,5% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 38,9 mesi per l'insieme dei settori e di 18,1 mesi per quelli del settore privato.