ROMA (Reuters) - La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita e inflazione dell'Italia relative a quest'anno mentre ha confermato quelle per il 2025, in uno scenario di persistenti rischi legati alle crescenti tensioni geopolitiche.
Nelle Stime d'inverno diffuse questa mattina, Bruxelles prevede per il 2024 una crescita dello 0,7% rispetto allo 0,9% ipotizzato lo scorso novembre, confermando l'1,2% previsto per il 2025.
Secondo la Commissione, "il potere d'acquisto delle famiglie dovrebbe beneficiare della disinflazione e dell'aumento dei salari, in un contesto di mercato del lavoro resiliente", con gli investimenti destinati a una ripresa grazie al Pnrr.
Lo scorso anno, secondo la Commissione, il Pil italiano è salito dello 0,6% - contro lo 0,7% stimato a novembre - da confrontare con il +0,5% della zona euro (rivisto da +0,6%).
Bruxelles ha tagliato le previsioni di crescita media della zona euro a 0,8% per il 2024 e 1,5% per il 2025, da 1,2% e 1,6% rispettivamente delle Stime d'autunno.
Il governo Meloni mira a una crescita economica dell'1,2% quest'anno - anche se le stime dei principali previsori si fermano sotto l'1% - e dell'1,4% il prossimo. Per il 2023 l'esecutivo puntava a un Pil a +0,8%, dopo il +3,7% messo a segno nel 2022.
Buone notizie sulla dinamica dei prezzi italiani, grazie soprattutto al rapido calo degli energetici.
Per Bruxelles l'inflazione a livello armonizzato quest'anno centrerà l'obiettivo della Bce attestandosi al 2%, ben al di sotto del 2,7% previsto a novembre, per poi risalire leggermente nel 2025, quando è confermato il 2,3%.
Le previsioni dell'esecutivo Ue sui prezzi per l'intera zona euro sono 2,7% quest'anno (da 3,2% stimato a novembre) con una conferma al 2,2% per il 2025.
(Antonella Cinelli, editing Valentina Consiglio)