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Banche, Visco: bail-in può generare instabilità finanziaria

Pubblicato 05.05.2016, 13:28
Aggiornato 05.05.2016, 13:30
© Reuters. Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.

BADIA FIESOLANA, Firenze (Reuters) - Le regole sul bail-in finalizzate a non scaricare sui contribuenti il costo dei salvataggi bancari possono essere "fonte di seri rischi di liquidità e di instabilità finanziaria".

Lo si legge nel testo dell'intervento che il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha letto a Badia Fiesolana in occasione della conferenza "The State of the Union".

La nuova direttiva europea Brrd impone perdite ad azionisti e detentori di obbligazioni emesse da una banca finita in dissesto e oggetto di salvataggio.

Visco critica la scelta europea di sottoporre a bail-in un'ampia gamma di attività finanziarie. "Non è stata data sufficiente attenzione al fatto che la stabilità finanziaria è di vitale importanza per l'economia reale", dice.

Il governatore rilancia la proposta italiana, avanzata nel 2013 da Bankitalia e ministero dell'Economia ma rimasta inattuata, di limitare le perdite in caso di salvataggio solo alle attività di nuova emissione. E aggiunge: "Non dobbiamo escludere la possibilità di un temporaneo sostegno pubblico in caso di crisi sistemiche, quando l'uso del bail-in non basta ad ottenere gli obiettivi di risoluzione ma invece rischia di compromettere la stabilità finanziaria".

Analizzando la situazione delle banche italiane, Visco invita a "prendere sul serio" i timori del mercato sull'asset quality review della Bce, "anche se ci sono buone ragioni per credere che siano un po' esagerati".

I circa 87 miliardi di sofferenze nette accumulate dal sistema bancario sono infatti assistiti da 85 miliardi di garanzie reali e da 37 miliardi di ulteriori garanzie, dice Visco, pronosticando una ulteriore caduta del flusso di nuove sofferenze nel 2016 dopo il calo osservato nel quarto trimestre dello scorso anno.

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Secondo il banchiere centrale, poi, come chiarito anche dal capo della Bce Mario Draghi, è "sbagliata" la percezione che la vigilanza unica (Ssm) stia spingendo le banche italiane a cedere rapidamente gli Npl.

"Anche se le risorse finora disponibili sono limitate, la costituzione del fondo Atlante potrebbe anche contribuire a sbloccare il mercato delle sofferenze, contribuendo alla soluzione del problema Npl. Una soluzione, tuttavia, che non può non richiedere una quantità non trascurabile di tempo", ha concluso il governatore.

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