Investing.com - dollaro statunitense in rialzo questo giovedì spinto dal messaggio della Federal Reserve di una maggiore stretta monetaria quest'anno. Debole invece l'euro si è indebolito in vista dell'ultima riunione politica della Banca Centrale Europea.
Una Fed hawkish sostiene il dollaro
La valuta statunitense è rimbalzata nella notte dopo la debolezza dei giorni scorsi a seguito della conclusione dell'ultima riunione della Federal Reserve di mercoledì, in cui la banca centrale ha deciso di sospendere il ciclo di inasprimento della politica monetaria in corso da un anno, come ampiamente previsto.
Tuttavia, la Fed ha anche segnalato nelle nuove proiezioni economiche che i tassi probabilmente aumenteranno di un altro mezzo punto percentuale, ossia altri due rialzi di 25 punti base entro la fine di quest'anno.
"Riteniamo che la segnalazione di un altro rialzo nelle proiezioni del 2023 innescherebbe un rally del dollaro piuttosto consistente, poiché i mercati considerano la riunione di luglio come la data più probabile per il prossimo aumento dei tassi", hanno dichiarato gli analisti di ING in una nota.
Nuova aumento della Bce
L'EUR/USD è in live ripresa dopo le perdite della prima mattina che hanno risentito della ripresa del dollaro in vista della prossima decisione sui tassi Bce.
Si tratterà, con molta probabilità, dell'ottavo rialzo consecutivo da 25 bps e si prevede che la BCE segnalerà altri rialzi nei prossimi mesi, dopo i recenti commenti del Presidente Christine Lagarde, secondo cui "non ci sono prove evidenti che l'inflazione sottostante abbia raggiunto il suo picco".ù
Yen ai minimi di sette mesi
Il gopher USD/JPY è salito dello 0,8% a 141,14, raggiungendo livelli che non si vedevano dal novembre dello scorso anno, dopo che gli operatori hanno fatto una distinzione tra i commenti da falco della Federal Reserve e quelli che probabilmente verranno dalla Banca del Giappone venerdì.
Si prevede che la BoJ manterrà la sua posizione ultra-dovish e le impostazioni di controllo della curva dei rendimenti nel tentativo di sostenere la nascente ripresa economica del Paese.
Tuttavia, un portavoce del governo giapponese ha cercato di offrire un sostegno vocale allo yen, affermando che i movimenti volatili del mercato valutario non sono auspicabili e che le autorità adotteranno azioni "appropriate" in caso di necessità.
Tra le altre coppie principali, GBP/USD è sceso dello 0,1% a 1,2652, NZD/USD è sceso dello 0,3% a 0,6189 dopo che i dati hanno mostrato che l'economia neozelandese si è ridotta in una recessione tecnica nel primo trimestre, mentre USD/CNY è sceso dello 0,2% a 7,1529, con lo yuan che è stato scambiato vicino a un minimo di sei mesi dopo che la People's Bank of China ha tagliato i tassi di interesse sui suoi prestiti a medio termine giovedì.