Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre i riflettori sono puntati sull’attesissima testimonianza della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen prevista nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY è stabile a 115,14, non lontano dal minimo di 114,20 di ieri, il minimo dal novembre del 2014.
La richiesta dello yen continua ad essere sostenuta dal momento che l’indice giapponese Nikkei è crollato nella notte, in un clima di apprensione per lo stato di salute dell’economia globale e per il settore finanziario della zona euro.
I titoli azionari globali hanno subito un forte selloff questa settimana, colpiti da una serie di timori per l’indebolimento della crescita globale, l’adozione dei tassi di interesse negativi ed i crolli nel settore delle materie prime.
Lo yen si è rafforzato nonostante la decisione shock della Banca del Giappone di adottare tassi di interesse negativi il mese scorso. I tassi di interesse bassi fanno diminuire l’appeal di una valuta per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
I riflettori sono puntati sulla testimonianza della Presidente della Fed Janet Yellen davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari in agenda nel corso della giornata che potrebbe fornire maggiori indicazioni sui futuri aumenti dei tassi di interesse.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,41% a 1,1246.
Intanto, il dollaro scende contro la sterlina con la coppia GBP/USD su dello 0,17% a 1,4498 ed è in salita contro il franco svizzero, con la coppia USD/CHF che sale dello 0,18% a 0,9746.
Questa mattina l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che la produzione manifatturiera è scesa dello 0,2% a dicembre, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,1% e dopo il calo dello 0,3% del mese precedente.
Su base annua, la produzione manifatturiera è scesa al tasso dell’1,7%, più dell’1,4% previsto, dopo il calo dell’1,2% segnato a novembre.
Dal report emerge inoltre che la produzione industriale ha visto un crollo dell’1,1% a dicembre, molto più dello 0,1% previsto e dopo il calo dello 0,8% del mese precedente.
Intanto, la coppia USD/CAD è pressoché invariata a 1,3875 dal momento che il prezzo del greggio è tornato sotto i 28 dollari al barile.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,49% a 0,7106 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,34% a 0,6656.
La Westpac Banking Corporation stamane ha dichiarato che l’indice sulla fiducia dei consumatori in Australia è schizzato del 4,2% a febbraio, contro le aspettative di un calo dell’1,0% e dopo il crollo del 3,5% il mese precedente.
In un secondo report si legge che le vendite di case nuove in Australia sono schizzate del 6,0% a dicembre, dopo il crollo del 2,7% a novembre.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,24% a 96,28.