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ISRAELE: Carri armati intorno a Gaza City, Netanyahu: gestiremo sicurezza dopo guerra

Pubblicato 07.11.2023, 15:11
Aggiornato 07.11.2023, 15:18
© Reuters. È visibile un carro armato israeliano, nell'ambito del conflitto in corso tra Israele e il gruppo islamista palestinese Hamas, in una località indicata come Gaza in questa foto diffusa il 7 novembre 2023. Forze di difesa israeliane/Handout via REUTERS

(Reuters) - Il 7 ottobre Hamas ha sferrato un attacco contro Israele, a cui Tel Aviv ha risposto bombardando Gaza.

Di seguito gli aggiornamenti:

14,40 - Israele ha concesso ai civili ancora intrappolati nella città di Gaza, appena accerchiata, una finestra di quattro ore per poter evacuare, mentre i residenti in fuga hanno detto di aver visto carri armati in posizione di assalto.

Israele ha dichiarato che le proprie forze hanno circondato Gaza City, dove si trova un terzo dei 2,3 milioni di abitanti dell'enclave, e sono pronte ad attaccarla presto, con l'obiettivo di annientare Hamas.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che Israele si assumerà la responsabilità della sicurezza del territorio di Gaza per un periodo indefinito, una volta sconfitti i militanti che lo hanno controllato negli ultimi 16 anni.

12,25 - I servizi di Gaza sono vicini a un "punto di rottura" in mancanza di forniture di carburante.

Lo ha detto Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), aggiungendo che nessuno dei 569 camion con aiuti umanitari che hanno raggiunto l'enclave fino ad ora hanno trasportato carburante.

La settimana scorsa il coordinatore degli aiuti di emergenza e sottosegretario generale dell'Ocha, Martin Griffiths, ha detto che c'erano stati "alcuni progressi" nei negoziati per permettere l'ingresso di carburante nella striscia di Gaza.

"Sempre più servizi vengono chiusi e sempre più mezzi per salvare vite sono interrotti", ha detto il portavoce dell'Oms Christian Lindmeier, riferendosi alle forniture di carburante.

11,00 - I colloqui dei ministri degli Esteri del G7 che si terranno a Tokyo sono un momento importante per il Gruppo per mostrarsi unito di fronte alla crisi di Gaza.

Lo ha detto il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken, in vista di un incontro bilaterale con il Giappone.

10,30 - Il Cremlino ha lanciato un appello per "pause umanitarie" durante l'operazione militare di Israele nella striscia di Gaza, e ha descritto la situazione umanitaria nella zona come "catastrofica".

La Russia prosegue i contatti con Israele, Egitto e con i palestinesi per garantire che gli aiuti umanitari possano essere consegnati a Gaza, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov durante un briefing con la stampa.

10,00 - Volker Turk, Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha iniziato una visita di cinque giorni in Medio Oriente per incontri con rappresentanti dei governi e della società civile sulle violazioni dei diritti umani in corso in seguito all'escalation militare a Gaza da parte di Israele.

"È stato un mese intero di massacri, di sofferenze senza sosta, spargimento di sangue, distruzione, oltraggio e disperazione", si legge nel comunicato di Turk. "Le violazioni dei diritti umani sono alla radice di questa escalation e i diritti umani hanno un ruolo chiave nel cercare una via d'uscita da questa spirale del dolore".

Turk è ora a il Cairo e domani visiterà Rafah, situata sul confine con Gaza, prima di raggiungere Amman, capitale della Giordania, secondo quanto riferito dal suo ufficio.

8,50 - Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che prenderà in considerazione "brevi pause tattiche" nei combattimenti per facilitare l'ingresso degli aiuti o l'uscita degli ostaggi dalla striscia di Gaza sebbene abbia ancora respinto le richieste de un cessate il fuoco.

Netanyahu ha detto che un cessate il fuoco generale ostacolerebbe lo sforzo bellico del suo Paese, ma la sospensione dei combattimenti per motivi umanitari, un'idea sostenuta dal principale alleato di Israele, gli Stati Uniti, continuerà ad essere presa in considerazione in base alle circostanze.

"Per quanto riguarda le piccole pause tattiche - un'ora qui, un'ora là - le abbiamo attuate in passato. Suppongo che verificheremo le circostanze per consentire l'ingresso di merci, di beni umanitari, o la partenza dei nostri ostaggi, di singoli ostaggi", ha dichiarato Netanyahu ieri alla Abc News.

© Reuters. È visibile un carro armato israeliano, nell'ambito del conflitto in corso tra Israele e il gruppo islamista palestinese Hamas, in una località indicata come Gaza in questa foto diffusa il 7 novembre 2023. Forze di difesa israeliane/Handout via REUTERS

"Ma non credo che ci sarà un cessate il fuoco generale".

Aggiornamenti lunedì 6 novembre

(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)

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