Investing.com - Il prezzo dell’oro è stabile vicino al massimo di tre settimane negli scambi europei di questo venerdì mattina, supportato dalle deludenti misure di stimolo attuate dalla Banca del Giappone e dalla decisione della Federal Reserve di non apportare modifiche alla politica monetaria in atto.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre è stabile a 1.341,75 dollari l’oncia troy.
Il contratto di agosto ha chiuso la seduta di ieri in salita dello 0,50% a 1.341,20 dollari l’oncia.
Supporto a 1.330,10, minimo di giovedì e resistenza a 1.356,90 dollari, il massimo del 12 luglio.
In conclusione al vertice di politica monetaria, la Banca del Giappone ha annunciato un modesto aumento negli acquisti di ETF, ma ha mantenuto il target della base monetaria a 80 mila miliardi di yen, ed ha lasciato invariato il piano di acquisiti degli altri assets.
La banca centrale ha tenuto i tassi di interesse invariati al -0,1%.
La decisione ha deluso fortemente le aspettative createsi in settimana dopo la promessa da parte del Premier Abe, di un pacchetto di 28 mila miliardi di yen a sostegno dell’economia.
La decisione della BoJ è giunta dopo che la Fed ha lasciato invariati i tassi in conclusione al vertice terminato mercoledì, con una decisione ampiamente prevista e che ha influito negativamente sul dollaro.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso stamane dello 0,41% a 96,29, il minimo del 15 luglio.
Un dollaro più debole solitamente spinge l’oro perché aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Nella dichiarazione del tasso della la Fed si legge che i “rischi a breve termine per le previsioni economiche sono diminuiti” e che il mercato del lavoro si è “rafforzato”.
Gli operatori dei mercati attendono il rilascio dei dati sulla crescita economica del secondo trimestre, attesi nel corso della seduta, alla ricerca di indicazioni sulla forza dell’economia.
I futures dell’argento con consegna a settembre sono in calo dello 0,12% a 20,168 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a settembre sono in calo dello 0,68% a 2,195 dollari la libbra.