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Futures Oro / Argento / Rame - previsione settimanale: 22 - 26 agosto

Pubblicato 21.08.2016, 11:59
Aggiornato 21.08.2016, 11:59
© Reuters.  Sull’oro pesano i commenti della Fed ma segna comunque un lieve rialzo settimanale

Investing.com - Il prezzo dell’oro ha chiuso la seduta di venerdì in territorio negativo, mentre gli investitori valutano gli ultimi commenti dei policy maker della Federal Reserve circa la possibilità di un aumento a breve termine dei tassi di interesse da parte della banca centrale USA.

L’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange è sceso di 11 dollari, o dello 0,81% a 1.346,20 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi.

Le speranze di un aumento dei tassi a breve termine si sono riaccese dopo che il Presidente della Fed di San Francisco John Williams si è detto a favore di un aumento dei tassi a settembre durante un discorso reso giovedì pomeriggio.

“Nel contesto di una forte economia nazionale con un ottimo slancio, ha senso tornare ad un ritmo di aumenti graduali dei tassi, preferibilmente presto”, ha affermato.

Il discorso di Williams è solo l’ultimo di una serie di simili dichiarazioni da parte di funzionari della Fed. All’inizio della settimana, i presidenti della Fed di New York ed Atlanta William Dudley e Dennis Lockhart hanno dichiarato che non è escluso un aumento dei tassi a settembre.

Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed, gli investitori prevedono solo una probabilità del 12% di un aumento dei tassi a settembre. La possibilità di un aumento dei tassi a dicembre è pari a circa il 46%.

Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe salire il costo di investimenti senza rendimento come i lingotti, facendo schizzare il dollaro.

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L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,4% venerdì chiudendo la settimana a 94,48, dal momento che gli investitori hanno ripreso in considerazione l’idea che la Fed possa alzare i tassi quest’anno.

Un dollaro forte di solito pesa sull’oro poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.

Nonostante il calo di venerdì, il metallo giallo ha chiuso la settimana con un aumento settimanale di 3,90 dollari, o dello 0,34%, in un clima di incertezza circa la tempistica del prossimo aumento dei tassi USA.

Dai verbali del vertice di politica monetaria di luglio della Federal Reserve, rilasciati all’inizio della settimana, è emerso che i membri della commissione sono ancora divisi circa la tempistica del prossimo aumento dei tassi, sebbene concordino nel voler attendere ulteriori dati prima di prendere una tale decisione.

Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori sul prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti.

Quest’anno, il metallo prezioso è salito di circa il 25%, grazie ai timori per la crescita globale ed alle aspettative di ulteriori stimoli monetari.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a settembre sono crollati di 42,3 centesimi, o del 2,14%, venerdì, chiudendo al minimo di sette settimane di 19,31 dollari l’oncia troy. Sulla settimana, l’argento è crollato di 43,2 centesimi, o del 2,19%, il terzo calo settimanale consecutivo.

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Intanto, il rame con consegna a settembre è sceso di 0,5 centesimi, o dello 0,02% venerdì a 2,167 dollari la libbra. Sulla settimana, il prezzo del rame scambiato sulla borsa di New York è balzato di 2,5 centesimi, o dell’1,26%, il primo aumento settimanale in un mese.

Questa settimana, i traders seguiranno con particolare attenzione l’attesissimo intervento della Presidente della Fed Janet Yellen in occasione del vertice annuale dei principali banchieri centrali ed economisti a Jackson Hole, Wyoming, per avere maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi negli Stati Uniti.

Inoltre, i riflettori saranno puntati sui report economici statunitensi che riveleranno se la principale economia del mondo sia abbastanza forte da consentire un aumento dei tassi nei prossimi mesi. Sono attesi in particolare i dati rivisti sulla crescita del secondo trimestre, previsti per venerdì.

In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.

Lunedì 22 agosto

Il Canada rilascerà i dati sulle vendite all’ingrosso.

Martedì 23 agosto

Il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda interverrà in occasione di un evento a Tokyo.

La zona euro rilascerà i dati sull’attività del settore privato.

Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite di case nuove.

Mercoledì 24 agosto

La Nuova Zelanda rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.

L’Australia pubblicherà i dati sui lavori edili completati.

Gli Stati Uniti rilasceranno il report sulle vendite di case esistenti ed i dati settimanali sulle scorte di greggio.

Giovedì 25 agosto

L’Istituto Ifo rilascerà i dati sul sentimento delle imprese tedesche.

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Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle richieste di disoccupazione e gli ordinativi di beni durevoli.

Avrà inizio il vertice annuale dei principali banchieri centrali ed economisti a Jackson Hole, Wyoming, che si terrà da giovedì a sabato.

Venerdì 26 agosto

Il Giappone rilascerà i dati sull’inflazione.

Il Regno Unito pubblicherà i dati rivisti sulla crescita economica del secondo trimestre.

Gli Stati Uniti rilasceranno i dati rivisti sulla crescita economica del secondo trimestre, nonché la seconda stima del sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan.

La Presidente della Fed Janet Yellen interverrà a Jackson Hole. Si pensa che la Presidente possa utilizzare il discorso come punto di partenza per auspicare un aumento dei tassi già a settembre, dopo i recenti commenti dei funzionari della Fed.

Il simposio annuale della Fed è stato a volte utilizzato dai presidenti della Fed per fare importanti annunci di politica monetaria.

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