Investing.com - Il dollaro è supportato contro le altre principali valute questo mercoledì, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve, in programma per oggi, e si prevede che la banca confermi l’attuale politica economica.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,13% a 1,1364, dal momento che il sentimento sull’euro resta vulnerabile sulla scia della notizia della vittoria del partito anti-austerity, la Syriza, alle elezioni in Grecia.
I mercati sono ancora in fermento tra i timori per la richiesta da parte della Syriza di rinegoziare i termini del salvataggio internazionale della Grecia da 240 miliardi di euro, richiesta che potrebbe portare il paese a lasciare la zona euro.
Stamane, l’Istituto di ricerca economica tedesco Gfk ha dichiarato che l’indice sul clima di fiducia dei consumatori è salito a 9,3 questo mese, al di sopra del previsto aumento a 9,2 dopo la lettura di 9,0 a dicembre.
La sterlina sale contro il dollaro, con la coppia GBP/USD su dello 0,15% a 1,5215, mentre il cambio USD/JPY scende dello 0,07% a 117,75.
Il franco svizzero guadagna terreno contro l’euro ed il dollaro, dopo le voci di ieri secondo cui la Banca Nazionale Svizzera potrebbe intervenire sui mercati per indebolire la valuta.
Il cambio EUR/CHF è in calo dello 0,39% a 1,0247 dopo aver toccato il massimo di 1,0382 ieri, mentre la coppia USD/CHF scende dello 0,24% a 0,9010, dopo aver segnato 0,9166 nella seduta precedente.
In un’intervista rilasciata ieri, il Vice Presidente della SNB Jean-Pierre Danthine ha dichiarato che la banca è ancora “pronta” ad intervenire sui mercati finanziari. “Il tasso minimo di cambio non poteva più essere mantenuto” con il programma di acquisti di bond della BCE, ha aggiunto.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,20% a 0,7951 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,28% a 0,7473, restando poco al di sopra del minimo di tre anni di 0,7398 segnato lunedì.
L’Ufficio di statistica australiano questa mattina ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% lo scorso trimestre, al di sotto del previsto incremento dello 0,3%, dopo la crescita dello 0,5% nel trimestre terminato a settembre.
Su base annua, l’indice IPC australiano è salito dell’1,7% nel trimestre terminato a dicembre, contro le aspettative di un aumento dell’1,8% ed in calo rispetto al 2,3% del terzo trimestre del 2014.
Il report ha mostrato inoltre che l’indice dei prezzi al consumo australiano trimmed, che esclude il 30% della componente volatile, e è salito dello 0,7% nel quarto trimestre del 2014, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%, dopo la crescita dello 0,4% nel trimestre precedente.
Il dollaro canadese si riavvicina al minimo di sei anni toccato ieri, con la coppia USD/CAD su dello 0,47% a 1,2454.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 94,30, non lontano dal massimo di oltre 11 anni di 95,77 registrato venerdì.