Investing.com - Il dollaro è in salita al massimo di dieci mesi contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, in seguito ai dati USA migliori del previsto che hanno mostrato un balzo del PIL nel secondo trimestre.
Il Dipartimento per il Commercio ha riportato che il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto del 4% nel secondo trimestre, superando di gran lunga le aspettative di un aumento dello 0,3%. La contrazione del primo trimestre è stata rivista ad un aumento del 2,1% dal precedente aumento del 2,9%.
I consumi personali sono aumentati del 2,5%, superando le previsioni per un aumento dell’1,9% ha mostrato il report, alimentando la convinzione di un miglioramento della ripresa economica.
Il report è giunto sulla scia dei dati ADP sull’occupazione non agricola, che hanno mostrato un aumento di 218.000 nuovi posti di lavoro questo mese, contro le aspettative di un aumento di 230.000 unità.
L’attenzione degli investitori è rivolta al report sull’occupazione non agricola USA per il mese di luglio che sarà rilasciato venerdì.
Il dollaro si è rafforzato dopo i commenti della Presidente della Fed Janet Yellen che all’inizio del mese ha dichiarato che la banca potrebbe decidere di aumentare presto i tassi se la ripresa nel mercato del lavoro dovesse continuare.
L’euro è sceso al minimo di otto mesi, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,17% a 1,3385.
L’euro è rimasto sotto forte pressione alla vendita tra i timori per la divergenza di opinioni in merito alla politica monetaria tra la Banca Centrale Europea e le altre banche centrali.
I dati di oggi hanno mostrato che l’economia spagnola è cresciuta più del previsto nel secondo trimestre, ma in un secondo report si legge che l’indice dei prezzi al consumo in Spagna è sceso inaspettatamente a luglio, alimentando i timori per la minaccia di deflazione nella zona euro.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che l’IPC tedesco ha segnato un aumento di un tasso annuo dello 0,8% questo mese, in calo dall’1% di giugno.
I dati hanno sottolineato il rischio di una deflazione nella zona euro.
Il dollaro è salito al massimo di due mesi contro lo yen, con il cambio USD/JPY in salita dello 0,32% a 102,43, mentre il cambio USD/CHF ha toccato il massimo di sei mesi di 0,9086.
La sterlina è scesa al minimo di un mese e mezzo, con GBP/USD giù dello 0,19% a 1,6910.
In calo anche dollaro australiano, dollaro neozelandese e dollaro canadese,con AUD/USD giù dello 0,33% a 0,9352, NZD/USD in calo dello 0,14% a 0,8491 e
USD/CAD in salita dello 0,22% a 1,0876.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,23% a 81,50, il massimo da metà settembre.