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Borsa Milano chiude in lieve rialzo, balza Fiat Chrysler, Mps cede 8,6%

Pubblicato 26.10.2016, 18:29
Aggiornato 26.10.2016, 18:29
© Reuters. Ingresso Borsa Milano.

MILANO (Reuters) - MILANO, 26 ottobre (Reuters) - Piazza Affari archivia sopra la parità una seduta priva di particolari spunti, che in assenza di trimestrali delle blue chip ha visto ripetersi alcuni temi della vigilia come il buon andamento di Fiat Chrysler (MI:FCHA) dopo i conti e i realizzi su Mps (MI:BMPS).

Nel complesso il listino milanese tiene meglio delle altre borse europee, sostenuto dall'andamento prevalentemente positivo dei bancari pur condividendo con il resto del vecchio continente la debolezza dei titoli energetici.

** L'indice FTSE Mib chiude con un progresso dello 0,29%, così come l'Allshare. Volumi nel finale intorno a 1,8 miliardi di euro.

** Il benchmark paneuropeo FTSEurofirst300 perde lo 0,4% circa e a Wall Street gli indici sono contrastati, ma comunque in ripresa dai minimi della prima parte della giornata.

** Tra i bancari proseguono le prese di profitto su MPS dopo il recente rally. Il titolo termina con un ribasso dell'8,6% che si aggiunge al -15% registrato ieri dopo la presentazione del piano strategico. Gli scambi restano intensi (284 milioni di pezzi) ma sotto la media degli ultimi cinque giorni di 333 milioni.

** Positivo il settore nel suo complesso, con l'indice relativo in rialzo dello 0,7%. In linea i progressi delle big UNICREDIT (MI:CRDI) e INTESA SP mentre fanno meglio BANCO POPOLARE (MI:BAPO) e BPM (MI:PMII) che salgono rispettivamente del 3,5% e del 2,5%. Fuori dal paniere principale cede invece terreno CARIGE, -3,7%.

** Denaro su FIAT CHRYSLER, in progresso del 4,4% dopo i risultati di ieri, con il mercato che sembra apprezzare la revisione al rialzo di alcuni target per il 2016.

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** SAIPEM (MI:SPMI) lascia sul terreno il 3% dopo l'annuncio di ieri sera di una perdita per 1,925 miliardi di euro nei primi nove mesi, di cui 1,978 miliardi nel terzo trimestre, a causa di svalutazioni di asset. "Al mercato non sono piaciute sia le svalutazioni giunte a sorpresa sia il nuovo obiettivo di debito netto con un conseguente peggioramento di 400 milioni della cassa", osserva un analista.

** Il ripiegamento del prezzo del petrolio -- sebbene risalito dai minimi intraday dopo il dato Eia sulle scorte -- penalizza il settore oil: ENI (MI:ENI) cede l'1%, TENARIS (MI:TENR) il 2,9%.

** Tra le mid cap AMPLIFON festeggia con un +6% i primi nove mesi archiviati con utile, margini e ricavi in crescita e L'ESPRESSO sale del 3% dopo i conti e la conferma delle stime dell'anno.

** Le small cap vedono svettare IL SOLE 24-ORE che con un balzo superiore al 20% continua il recupero degli ultimi giorni dopo un periodo di prolungata debolezza.

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