MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove in netto ribasso zavorrata in particolare dal forte ribasso delle banche, vendute dopo la decisione a sorpresa ieri da parte del governo di inserire la tassazione del 40% sugli extraprofitti delle banche.
L'indice Ftse Mib cede intorno all'1,6%, facendo molto peggio rispetto all'andamento degli altri mercati europei, l'indice Ftseurofirst arretra dello 0,4%.
Il tutto si inserire in una giornata comunque non molto positiva per le borse con i mercati asiatici che hanno chiuso deboli stamani dopo i dati sul commercio cinese che hanno deluso le attese e in vista dell'appuntamento principale della settimana, il dato sull'inflazione Usa atteso per giovedì.
Banche in profondo rosso dopo il provvedimento del governo di ieri sera. Titoli sospesi in avvio di seduta: la peggiore è Mps (BIT:BMPS) in flessione del 9,1%, seguita da Bper (BIT:EMII) a -8,1%, Credem a -7,6%, Intesa (BIT:ISP) Sp a -7,4%, Banco Bpm (BIT:BAMI) a -6,8%, Pop Sondrio a -6,5%, Finecobank (BIT:FBK) a -6% e Unicredit (BIT:CRDI) a 6,25%. L'indice settoriale arretra del 6,7%.
Secondo un trader, la decisione di ieri ha colto un po' di sorpresa e il mercato sta cercando di capire quale sarà l'effettivo impatto sui singoli titoli. La cosa buona, dice, è che si tratta di un provvedimento "oneoff".
A peggiorare ulteriormente il clima sulle banche anche il downgrade da parte dell'agenzia di rating Moody's su diverse banche piccole e medie Usa sottolineando che potrebbe tagliare la raccomandazione anche di alcune delle grande banche degli Stati Uniti.
Tra i minori, dopo il crollo di ieri, rimbalzano Visibilia e Sif rispettivamnete del 12,5% e del 4,9%.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)