PARIGI (Reuters) - Edf è tornata in utile e ha ridotto il debito di circa 10 miliardi di euro nel 2023 grazie all'aumento dei prezzi dell'elettricità e dopo la riapertura di una parte della propria flotta nucleare.
Il gruppo francese ha registrato una svalutazione di 7,9 miliardi di euro relativa alle attività nel Regno Unito, tra cui il reattore Hinkley Point, a lungo rimandato, che sta costando molto più del previsto.
"Stiamo discutendo con il governo britannico e con altri investitori per organizzare il finanziamento del progetto Sizewell C", ha detto Luc Remont, amministratore delegato di Edf, in una call con i media riferendosi a un altro nuovo impianto nel sud-est dell'Inghilterra.
La società ha registrato un utile netto per il 2023 di 10 miliardi di euro, contro una perdita di 17,9 miliardi nel 2022, e un Ebitda di 39,9 miliardi di euro da una perdita di 4,9 miliardi dell'anno precedente.
Edf, che gestisce la maggiore flotta nucleare d'Europa, ha messo fuori servizio diversi reattori nel 2022 per effettuare controlli e riparazioni dopo aver scoperto in alcuni segni di tensocorrosione.
La produzione nucleare francese è aumentata di circa 41,4 terawattora (Twh) nel 2023, raggiungendo i 320,4 Twh, con il Paese che deve affrontare i prezzi storicamente elevati del mercato elettrico. Edf ha detto che prevede un nuovo aumento della produzione di energia nucleare nel 2024.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)