I volumi di negoziazione delle opzioni su singoli titoli sono diminuiti con l'avvicinarsi dell'attuale periodo di pubblicazione degli utili societari, suggerendo una minore propensione al rischio sia tra gli investitori personali che tra quelli istituzionali che gestiscono gli hedge fund.
Gli strateghi di Goldman Sachs suggeriscono che questo schema potrebbe essere alla base del calo della forza del mercato azionario osservato nel mese di aprile.
Nelle ultime due settimane, questi strateghi hanno notato che i volumi di negoziazione delle opzioni su singoli titoli hanno iniziato a stabilizzarsi e sono persino leggermente aumentati.
"Sebbene i mercati azionari continuino a subire notevoli fluttuazioni di prezzo, interpretiamo i recenti andamenti del trading di opzioni come un'indicazione del recupero della tolleranza al rischio. Non prevediamo più che questi modelli abbiano un impatto negativo sulla performance dei mercati azionari", hanno dichiarato gli strateghi.
"In effetti, questi modelli indicano che sia gli investitori individuali che quelli istituzionali che gestiscono gli hedge fund sono disposti ad acquistare azioni in questo periodo di ribasso", hanno proseguito.
Goldman Sachs ha riferito che il trading di opzioni per le società tecnologiche, in particolare quelle con un forte focus sull'intelligenza artificiale, è in testa in termini di volume. Società come NVDA, TSLA, META, SMCI, AAPL, AMD (NASDAQ:AMD) e MSFT sono tra le più negoziate, in base al volume totale delle opzioni.
In particolare, le opzioni su NVDA hanno registrato una notevole attività di trading, con un volume medio giornaliero di 132 miliardi di dollari di valore nozionale negli ultimi tre mesi, pari al 6,1% della capitalizzazione di mercato totale, come sottolineato dagli strateghi.
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