Di Alessandro Albano
Investing.com - Intesa Sanpaolo (MI:ISP) resta concentrata sulla cedola di autunno, considerata "una priorità", mentre sul lato M&A sono escluse operazioni nel commercial banking, mentre sono aperte le porte valutate nell’asset management o nell’insurance, in Italia e all’estero.
Questo quello che è emerso dal road show della banca pimeontese con gli investor relator. Inoltre l'istituto starebbe lavorando sulla conversione dei depositi (80 miliardi di euro) in raccolta indiretta, con l’obiettivo di tradurre almeno 20 miliardi di questi 80 in AuM.
A seguito dell'incontro, Equita Sim ha confermato il rating Buy sulla banca e ha alzato del 3% il target price ad euro 2,7, affermando che se la Bce eliminasse il divieto sui dividendi dopo il 30 settembre, la stessa banca "dovrebbe procedere con valutazioni caso per caso privilegiando le situazioni contabili di maggior solidità", con Intesa che nell'incontro si è detta fiduciosa "nell'ottenere massima flessibilità visto l'ottimo posizionamento patrimoniale e di redditività".
Secondo le Sim quotata, l'estensione delle moratorie a fine anno è stata importante "per evitare il rischio di cliff effect sulle esposizioni nei confronti dei settori maggiormente impattati dalla crisi", e le nuove stime sul PIL possono portare ad "un’accelerazione delle erogazioni, soprattutto verso le imprese".
Infine, secondo quanto riportato da Carlo Festa de il Sole 24 Ore SpA (MI:S24), la banca di Carlo Messina sarebbe in linea d'arrivo sul progetto legato ai crediti deteriorati, chiamato "Portland".
Il progetto, che comprende 1,1 miliardi di Npl derivanti dal leasing della banca, sarebbe in dirittura d'arrivo con quattro società pronti a rilevare i crediti deteriorati di Intesa: il giornale finanziario fa il nome dell’americana Bain Capital Credit, il gruppo Credito Fondiario (controllato dal fondo Elliott), Fortress, che si occupa di investimenti alternativi e un consorzio costituito da Intrum e Deva Capital.