Investing.com - Crolla il titolo Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) che a Milano apre la settimana in flessione superiore al 7%, segnando un calo nettamente maggiore rispetto al resto del settore finanziario, in grosse difficoltà. L’indice Ftse Italia All Share Banks, infatti, cede l’1,23% nei primi scambi della mattinata, cifra quasi doppia rispetto al Ftse Mib (-0,78%)
Mps ha comunicato in una nota di aver ricevuto in data 5 dicembre dall’Autorità di vigilanza della Banca centrale europea una lettera con le nuove richieste dei requisiti prudenziali da rispettare per il 2019, indicando i rischi e le debolezze dell’istituto senese.
Secondo la Bce, la redditività di Mps è “inferiore agli obiettivi di Piano”, e la sua posizione patrimoniale risulta “indebolita dall’impossibilità di emettere” dei bond subordinati Tier 2, sulla quale ha pesato la dinamica dello spread Btp-Bund.
L’istituto centrale europeo chiede a Mps di “attuare con successo la propria strategia di raccolta, viste le turbolenze che si stanno verificando nei mercati italiani”.
Inoltre, resta il problema della svalutazione totale dei crediti deteriorati in portafoglio nel corso dei prossimi sette anni. Secondo la Bce, sarà necessario per Mps “implementare nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti deteriorati in essere alla fine di marzo 2018”, secondo una “logica complementare alle indicazioni fornite nell’Addendum alle linee guida della Bce per le banche sui crediti deteriorati (Npl), generati a partire da aprile 2018”.
Altro problema per Mps segnalato dalla Bce riguarda il profilo patrimoniale, con la banca che conta su un Total capital ratio del 13,9%, quando quello richiesto da Francoforte si ferma al 13,5%.
A pesare sul patrimonio di Mps è stata la “segnificativa esposizione” al debito sovrano italiano, con la volatilità dello spread tra le cause principali.