Di Mauro Speranza
Investing.com – Continuano gli acquisti sui titoli bancari di Piazza Affari, in un lunedì positivo per le borse europee.
Se il Ftse Mib guadagna oltre l’1% e supera quota 23.400 punti, tra i settori migliori c’è quello dei bancari, il Ftse Italia All Share Banks. Con una crescita superiore al 3%.
Le manovre su Banco Bpm (MI:BAMI) e Bper Banca (MI:EMII)
In testa al principale indice di Milano troviamo Bper Banca (+7,45%), seguita da Banco Bpm (MI:PMII) (+4%), al centro di una serie di voci su una possibile fusione.
Nella giornata di ieri Il Messaggero riferiva di un incontro tra l’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, e il Group Ceo di Unipol (MI:UNPI), Carlo Cimbri, svoltosi lo scorso 20 gennaio. Al centro della riunione ci sarebbe stata l’ipotesi di fusione tra Banco Bpm e Bper Banca, con quest’ultima che vede come primo azionista proprio Unipol con il 15% del capitale.
Fonti del Messaggero parlano di una volontà di Castagna di velocizzare l’operazione, mentre Cimbri e Bper avrebbero frenato, considerando più urgente il completamento dell’integrazione degli sportelli acquisiti a seguito della fusione Intesa Sanpaolo (MI:ISP) – Ubi Banca (MI:UBI).
Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, “l’accordo tra BPER e Banco BPM avrebbe senso industriale per entrambe le parti e può creare valore per 0,38 euro per gli azionisti di Banco BPM”.
Nel frattempo, Giorgio Girondi, che secondo i dati Consob ha il 5% di BPM, avrebbe a disposizione opzioni per acquisire un ulteriore 2%.
Il rally di Mps (MI:BMPS) e degli altri titoli bancari
Continua a splendere il verde anche sugli altri bancari. Unipol Gruppo e Unicredit (MI:CRDI) guadagnano oltre il 4%, seguite da Banca IFIS (MI:IF), Mediobanca (MI:MDBI), Intesa Sanpaolo, in crescita del 3%, mentre illimity Bank (MI:ILTY), Mediolanum (MI:BMED) e FinecoBank (MI:FBK) crescono del 2%.
Prosegue il rally anche per Mps, protagonista della mattinata di oggi con un +14%, grazie ai rumor su un possibile interesse del fondo Apollo, secondo quanto scrive il Messaggero.
Il fondo avrebbe richiesto di poter esaminare i conti della banca, continua il Messaggero, mentre ci sarebbero altri tre fondi (Blackstone, Lonestar, Hellman & Friendman) intenzionati ad avere accesso alla data room.
Da Equita, però, restano scettici. “Riteniamo improbabile che l’interesse di un fondo possa sfociare concretamente nell’acquisizione di Mps, dato il profilo d’investitore, caratterizzato da un orizzonte temporale d’investimento di breve periodo e da una strategia di gestione per questo motivo più aggressiva nel taglio dei costi, possa non essere ritenuto adeguato dal MEF”, sottolineano gli esperti della sim milanese.
Nella partita potrebbe aggiungersi anche Unicredit, aggiunge il quotidiano romano.