Di Ambar Warrick
Investing.com - Le azioni australiane delle principali società minerarie BHP Group (NYSE:BHP) e Rio Tinto (NYSE:RIO) sono crollate ai minimi plurimensili questo lunedì, in quanto l’attesa dei principali dati economici cinesi ha indotto gli operatori a ridurre le posizioni nei titoli esposti alla Cina, mentre i timori di un aumento dei tassi di interesse statunitensi hanno colpito i mercati delle materie prime.
Entrambi i titoli hanno risentito della debolezza delle relazioni sugli utili pubblicate la scorsa settimana, a causa del rallentamento della Cina, il loro principale mercato di riferimento, che ha compromesso i margini di profitto.
BHP Group Ltd (ASX:BHP), il più grande dei due, è sceso del 2,4% a 44,830 dollari australiani per azione, il livello più basso in quasi tre mesi, mentre Rio Tinto Ltd (ASX:RIO) è sceso del 2,6% a un minimo di quasi due mesi di 115,865 dollari australiani per azione.
I dati cinesi PMI di mercoledì dovrebbero mostrare una ripresa mista nel più grande consumatore di materie prime del mondo. In particolare, si prevede che il settore manifatturiero rimarrà in territorio di contrazione a causa delle misure contro il COVID e del rallentamento della domanda all’estero per le esportazioni cinesi.
Dopo aver allentato la maggior parte delle restrizioni anti-COVID, il Paese ha registrato un’impennata dei contagi, che dovrebbe pesare sulla crescita economica nel breve termine. Ciò potrebbe ritardare la ripresa della domanda di materie prime nel Paese, mettendo sotto pressione i margini di BHP e Rio Tinto.
I due titoli sono stati colpiti anche dal crollo dei prezzi dei metalli dopo i dati più forti del previsto sull’inflazione USA. L’indice della spesa per consumi personali, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Federal Reserve, è risultato più alto del previsto per il mese di gennaio, il che probabilmente dà alla banca centrale più spazio economico per aumentare i tassi di interesse.
I prezzi del minerale di ferro e del rame sono crollati dopo la lettura, poiché i mercati temono che l’aumento dei tassi di interesse possa intaccare la crescita economica e danneggiare la domanda di materie prime nel corso dell’anno.
Il dollaro ha subito un’impennata in seguito alla lettura dell’inflazione, che ha pesato anche sulle materie espresse in dollari. L’indebolimento dei prezzi delle materie prime indica una riduzione dei margini per i gruppi minerari.
Tuttavia, i due colossi prevedono che la ripresa della Cina aiuterà i mercati delle materie prime quest’anno. Tuttavia, dato che le recenti rilevazioni economiche hanno dipinto un quadro contrastante della Cina, i tempi di tale ripresa rimangono incerti.
BHP e Rio Tinto hanno pesato molto sull’indice australiano ASX 200, che questo lunedì è sceso di oltre l’1%.