Di Scott Kanowsky
Investing.com - Volvo, AB ser. B (ST:VOLVb) ha avvertito che deve far fronte a continue pressioni sui costi dovute alle limitazioni della catena di approvvigionamento ed all’impennata dell’inflazione, nonostante il produttore svedese di camion abbia registrato un aumento degli utilie dei ricavi nel terzo trimestre.
Le entrate operative nel trimestre sono balzate di oltre il 26% su base annua, raggiungendo gli 11,87 miliardi di corone svedesi, con l’aumento dei prezzi e il miglioramento dei volumi di veicoli che hanno compensato l’aumento delle spese per materiali e trasporti.
Intanto, la forte domanda per la divisione camion di Volvo, spinta dalla necessità dei clienti di sostituire le flotte obsolete, ha contribuito ad un aumento delle vendite nette del 35% a 114,9 miliardi di corone svedesi. Volvo ha inoltre rilevato una “buona” crescita delle vendite in tutte le regioni tranne che in Cina, dove le severe norme anti-COVID-19 minacciano di pesare sugli affari.
Ma l’azienda di Göteborg ha dichiarato che sarà “restrittiva” nell’assegnare gli ordini per la produzione “troppo in là nel tempo”, citando l’incertezza del contesto commerciale.
Il presidente ed amministratore delegato Martin Lundstedt ha sottolineato che la situazione delle forniture globali di componenti chiave rimane particolarmente instabile, mentre l’impennata dei prezzi dell’energia sta mettendo a dura prova anche la sua base di fornitori.
“Continueremo quindi a vedere sconvolgimenti, interruzioni e costi aggiuntivi sia nella produzione di camion che in altre parti del Gruppo”, ha dichiarato.
Le azioni di Volvo scendono di oltre il 3% nelle prime contrattazioni europee di questo giovedì.