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Wall Street, future positivi; Nvidia avverte del rallentamento delle vendite cinesi

Pubblicato 22.11.2023, 12:46
© Reuters.
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Investing.com - I future azionari statunitensi sono in leggero rialzo questo mercoledì, rimbalzando dopo i verbali relativamente interventisti della Federal Reserve e l’avvertimento di un rallentamento delle vendite in Cina da parte di Nvidia.

Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow sale di 13 punti, pari allo 0,1%, i future S&P 500 vanno su di 10 punti, o dello 0,2%, e i future Nasdaq 100 sono in salita di 52 punti, o dello 0,3%.

I principali indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso ieri, con l’S&P 500 sceso dello 0,2% e il Nasdaq Composite in calo dello 0,6%, e il Dow Jones Industrial Average sceso dello 0,2%.

I verbali della Fed pesano sul sentiment

Ieri sono stati pubblicati i verbali della riunione di novembre della Fed, da cui è emerso che i funzionari hanno deciso di adottare un approccio cauto nei confronti dei rialzi dei tassi di interesse statunitensi in futuro.

Sebbene i funzionari della Fed abbiano anche indicato che aumenteranno i tassi di interesse solo se i progressi nel controllo dell’inflazione dovessero vacillare, questo approccio prudente ha pesato sull’entusiasmo per la tempistica dell’arrivo dei tagli ai tassi.

Poiché domani si celebrerà la festa del Ringraziamento, i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione sono anticipati di un giorno e si aggiungono ai dati sui beni durevoli per il mese di ottobre e alle ultime letture sulla fiducia dei consumatori, tutti attesi per questo mercoledì.

Nvidia avverte dell’indebolimento delle vendite in Cina

La grande notizia nel mondo aziendale è stata la pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali del leader dei chip per l’intelligenza artificiale Nvidia (NASDAQ:NVDA), dopo la chiusura di ieri.

Il gigante tecnologico ha continuato a raccogliere i frutti del boom della domanda di prodotti alimentati dall’intelligenza artificiale, battendo tutte le previsioni.

Tuttavia, l’azienda ha anche avvertito che le vendite nel suo mercato chiave cinese “diminuiranno in modo significativo” nel trimestre in corso a causa della mossa del mese scorso del governo Biden di estendere la portata delle sue sanzioni sulle esportazioni di chip AI all’avanguardia verso il paese.

Inoltre, Sam Altman tornerà al timone di OpenAI pochi giorni dopo essere stato licenziato come amministratore delegato del famoso gruppo di intelligenza artificiale generativa.

Il principale comunicato sugli utili della giornata è quello di Deere & Company (NYSE:DE): il più grande produttore di attrezzature agricole al mondo prevede un utile 2024 inferiore alle aspettative, a causa degli elevati costi di finanziamento e dei budget ridotti che hanno intaccato la domanda di attrezzature agricole.

Petrolio in calo per il forte aumento delle scorte statunitensi

I prezzi del petrolio scendono questo mercoledì, in scia ai dati del settore che hanno evidenziato un notevole aumento delle scorte statunitensi, ma è probabile che le perdite siano limitate dalla vicinanza della riunione dell’OPEC+ del fine settimana.

Al momento della scrittura, i future del greggio USA vanno giù dell’1,2% a 76,82 dollari al barile, mentre il contratto del Brent scende dell’1,2% a 81,46 dollari al barile.

L’American Petroleum Institute ha stimato che le scorte statunitensi sono cresciute di oltre 9 milioni di barili nella settimana terminata il 17 novembre, molto più delle aspettative di un aumento di 1,5 milioni di barili.

Se confermato dai dati ufficiali nel corso della seduta, si tratterebbe della quarta settimana consecutiva di aumento delle scorte statunitensi, a indicare che le forniture di petrolio sono rimaste robuste.

L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, gruppo noto come OPEC+, si riuniscono il 26 novembre e le notizie suggeriscono che l’Arabia Saudita e la Russia - due dei principali produttori del gruppo - starebbero valutando tagli delle forniture maggiori per sostenere i prezzi del petrolio.

Inoltre, i future dell’oro salgono dello 0,1% a 2.003,75 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD registra un calo dello 0,1% a 1,0899.

(Articolo realizzato con il contributo di Oliver Gray).

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