LONDRA (Reuters) - La Corte Suprema britannica ha stabilito che il piano del governo per l'invio dei richiedenti asilo in Ruanda è illegale, infliggendo un duro colpo al primo ministro, Rishi Sunak, prima delle elezioni del prossimo anno.
Il piano prevedeva che la Gran Bretagna inviasse nel Paese dell'Africa orientale decine di migliaia di richiedenti asilo arrivati sulle proprie coste senza permesso, nel tentativo di scoraggiare i migranti che attraversano la Manica dall'Europa su piccole imbarcazioni.
Tuttavia, la Corte Suprema ha respinto all'unanimità l'appello del governo contro una precedente sentenza secondo cui i migranti non potevano essere inviati in Ruanda poiché non poteva essere considerato un Paese terzo sicuro.
Il presidente della corte Robert Reed ha detto che i cinque giudici coinvolti hanno concordato che ci sono "motivi sostanziali per ritenere che i richiedenti asilo inviati in Ruanda sarebbero a rischio reale di respingimento", ovvero di essere rimandati nel loro Paese d'origine dove potrebbero essere a rischio di abusi.
Il programma per il Ruanda è stato l'asse centrale della politica sull'immigrazione di Sunak in vista delle elezioni del prossimo anno, per rispondere a una parte dei cittadini preoccupata dal numero di richiedenti asilo in arrivo.
Sunak, membro del partito conservatore dato in svantaggio di circa 20 punti nei sondaggi, aveva indicato come uno dei cinque impegni chiave della sua premiership quello di "fermare i barconi".
Quest'anno più di 27.000 persone sono arrivate sulla costa meridionale inglese senza permesso, dopo il record di 45.755 nel 2022.
Sunak ha detto che il governo ha pianificato ogni eventualità, e che farà tutto il necessario per fermare l'immigrazione clandestina.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)